Speleologi in campo per cercare acqua potabile

Si parla di speleologia come strumento di ricerca e tutela dell’acqua, sabato 22 aprile, alla Fiera di Bergamo. L’iniziativa è proposta dalla società Uniacque spa e dalla Federazione speleologica lombarda, insieme all’Ordine dei geologi della Lombardia e all’associazione Sebynica. Le vie dell’acqua all’interno delle aree carsiche nascondono segreti che è difficile conoscere e studiare con una visione esclusivamente esterna del territorio. Queste stesse aree, per loro struttura e conformazione, sono oggi serbatoi preziosi di acqua potabile che concretamente consentono alle comunità locali, ma anche ad abitanti di città importanti come Bergamo, uno sfruttamento sostenibile della risorsa idrica.

Il ruolo degli speleologi si rivela d’importanza vitale per ampliare i confini della conoscenza nelle vie sotterranee dei corsi d’acqua. L’approccio scientifico all’esplorazione e alla ricerca, che per passione spingono gli speleologi ad addentrarsi nelle dorsali sedimentarie, diventa fondamentale per portare all’esterno rilievi topografici, osservazioni e dati che sono di estrema utilità nella gestione e utilizzo dell’acqua di origine carsica. Ecco allora che la speleologia, da semplice passione o “sport estremo”, assume i connotati di vera e propria disciplina scientifica in grado di concorrere alla difesa dell’ambiente e del bene essenziale per la vita e cioè l’acqua.

L’evento del 22 aprile vuole mettere a confronto le diverse anime coinvolte sul tema dell’acqua dopo un percorso durato alcuni anni di collaborazione, creando l’opportunità per confrontarsi e aprire un tavolo pubblico in relazione al contributo che possono fornire gli speleologi, per poter migliorare le linee guida gestionali del futuro dell’acqua che berremo. L’ingresso è gratuito, ma è necessario prescriversi al sito www.speleolombardia.it. L’apertura sarà alle 9, con relazioni e interventi fino alle 12,45. Sessione pomeridiana dalle 14 alle 18.

Redazione