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La necessaria prudenza per il contesto pandemico da Covid 19 di queste settimane ha imposto l’annullamento, per quest’anno, della tradizionale Messa di Capodanno del 1 gennaio sulla vetta del pizzo Formico. L’iniziativa, al confine fra i territori di Clusone e Gandino, nella Bergamasca, si ripete da oltre mezzo secolo e fu voluta da don Martino Campagnoni, storico direttore del Patronato San Vincenzo di Clusone. Fu lui nel 1970 a trasformare in puntuale pellegrinaggio l’abitudine di salire sul Formico con alcuni amici (fra cui Attilio Pezzoli e Guerino Giudici) la mattina di Capodanno. Sino al 2015 don Campagnoni ha sempre celebrato la messa in quota. La grande croce in ferro fu posta ai 1.632 metri della vetta nel 1933, in coincidenza con l’Anno Santo indetto per ricordare i 19 secoli dalla morte di Cristo. Per questo è alta esattamente 19 metri, uniti alla ragguardevole apertura di 9 metri. Dovranno quindi rinunciare a un classico appuntamento le centinaia di escursionisti destinati a radunarsi per godere di un panorama mozzafiato. tutto annullato, nel nome di una condivisa prudenza e con l’auspicio di poter riprendere all’inizio del 2023.
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