Montagna in scena
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Achille Camplani, mostra al Palamonti
L'esposizione è visitabile dal 18 gennaio nella sede del Cai di Bergamo.
Le montagne di Achille Camplani, alpinista accademico del Cai nato a Riva di Solto nel 1894, sono protagoniste di una mostra fotografica storica allestita da mercoledì 18 gennaio a sabato 18 febbraio al Palamonti in via Pizzo della Presolana a Bergamo. Sarà Gege Agazzi, mercoledì alle 21, a presentare l’iniziativa, in apertura della conferenza con gli alpinisti del Club 4.000 del Cai di Torino Alberto Cucatto ed Enrico Pessiva.
Il gruppo riunisce gli alpinisti che hanno salito almeno 30 vette delle Alpi superiori ai 4.000 metri sulle 82 dell’elenco ufficiale Uiaa. In particolare, Cucatto, classe 1966, ha completato la rosa, mentre Pessiva, che è del 1959, è a quota 81.
La mostra fotografica «Camplani e le sue montagne» ha un valore documentaristico e storico, anche su come è cambiato il contesto alpino nell’ultimo secolo. Sono una ventina le immagini selezionate tra le moltissime che la famiglia ha donato all’archivio del Cai di Milano.
Achille Camplani nasce nel 1894 a Riva di Solto. La sua grande passione fin da giovanissimo è la montagna e questa lo porterà, tra il 1924 e il 1925, a conseguire il titolo di accademico del Club alpino italiano del Gruppo lombardo. Ha scalato numerose vette, tra cui il Corno Orientale di Dois (2.820 metri) e la punta Gianni (3.150 metri). Ha arrampicato anche sulle montagne delle valli Masino, Bregaglia e Codera, del Bianco e della Marmolada.
La morte del fratello Gianni, avvenuta sulla Cima delle Granate, nel gruppo del Baitone in valle Camonica, accentuò la sua già intensa spiritualità, che lo porterà, anche dopo essere sopravvissuto alla caduta in un crepaccio al Pian di Neve, in Adamello, a farsi frate. Colpito dalla tisi, morì nel 1963.
