Certamente la devozione ai morti ha pesato moltissimo. Dopo l'editto napoleonico di S. Cloud (1804) gli Almennesi, dovendo scegliere un luogo lontano dagli abitati per seppellirvi i loro defunti, ritennero l'area a nord della chiesa la più adatta. Qui il cimitero funzionò dal 1808 al 1882, anno in cui, spostato altrove il luogo di sepoltura, il vecchio camposanto è caduto nell'incuria con la conseguente distruzione di molti antichi cippi e lapidi. La medesima sorte è toccata ai bei muri in borlanti che fino agli anni sessanta del Novecento delimitavano il reticolo di vie attorno alla chiesa.
Renato Aldo Ferri 4 anni, 10 mesi
Certamente la devozione ai morti ha pesato moltissimo. Dopo l'editto napoleonico di S. Cloud (1804) gli Almennesi, dovendo scegliere un luogo lontano dagli abitati per seppellirvi i loro defunti, ritennero l'area a nord della chiesa la più adatta. Qui il cimitero funzionò dal 1808 al 1882, anno in cui, spostato altrove il luogo di sepoltura, il vecchio camposanto è caduto nell'incuria con la conseguente distruzione di molti antichi cippi e lapidi. La medesima sorte è toccata ai bei muri in borlanti che fino agli anni sessanta del Novecento delimitavano il reticolo di vie attorno alla chiesa.