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Bergamo, da Colle Aperto a Valmarina coi pipistrelli

  • Escursionismo
07 Luglio 2017 / 11:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Bergamo, da Colle Aperto a Valmarina coi pipistrelli

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Bergamo, da Colle Aperto a Valmarina coi pipistrelli

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Il percorso

La sfida è di catturarli con lo sguardo, nella loro danza crepuscolare e notturna. E nell’attesa che il buio scenda, li potete cercare tra i tetti dei vecchi edifici e le crepe che si aprono nei muri della case di campagna. È lì che vivono i chirotteri, comunemente detti pipistrelli o, in dialetto, «sgrignapole». Il Parco dei Colli di Bergamo propone un suggestivo percorso che da Colle Aperto conduce all’ex monastero di Valmarina alla scoperta di natura e cultura, un binomio che ben rappresenta il suo territorio. Dove, tra le specie segnalate, ci sono anche i chirotteri. 

La loro presenza è significativa, perché «indicatori di qualità ambientale – spiega Anna Maria Gibellini, naturalista e fondatrice dell’associazione “Le Sgrignapole” –. Una città che ospita pipistrelli è certo più vivibile anche per i suoi cittadini: meno inquinamento luminoso, meno rumore, più elementi di vegetazione naturale». Il gruppo chirotterologico supporta le attività del Centro di recupero Wwf di Valpredina nel soccorso dei pipistrelli e raccoglie dati e segnalazioni che poi inserisce nel database regionale collaborando con lo Sportello pipistrelli. Quest’ultimo (telefono 3473941266, mail [email protected]) è a disposizione dei cittadini per soccorrere o segnalare pipistrelli in Lombardia.

L’itinerario da Colle Aperto a Valmarina è lungo circa tre chilometri e prevede due percorsi differenti per l’andata e il ritorno, per circa un’ora di cammino (si consiglia abbigliamento idoneo e una torcia a batteria). Da fare autonomamente, a Valmarina, nell’ex monastero, sede del Parco, si snoda nei boschi attorno e nelle aree umide, habitat ideale per questa specie. Si parte quindi da Colle Aperto (orario consigliato: 18,45) seguendo via Beltrami, lungo la salita che costeggia l’orto botanico a sinistra e la pittoresca via Sforza Pallavicino a destra. Si prosegue oltre il bivio con via Cavagnis e si raggiunge la chiesa di San Rocco in Castagneta. Si imbocca via Castagneta, che si percorre fino al suo termine attraverso un paesaggio agricolo, coltivato a viti e frutteti. Diverse le cascine, alcune convertite in ville, interessante il nucleo storico di «Gallina». Il cammino è in discesa lungo la strada carrale raffrescata dal bosco. Alla fine, sulla sinistra, il percorso ciclopedonale che porta a Valmarina.

Per il ritorno a Colle Aperto il Parco suggerisce di prendere la «Green way» (l’imbocco sempre alla fine di via Castagneta) che vi porterà su via Maironi da Ponte. Da qui si sale fino a Porta San Lorenzo, godendo, sulla destra, della vista dei bei vigneti e uliveti. Superata la porta, si gira a destra in via Boccola, passando davanti alla chiesa di San Lorenzo. La salita permette di raggiungere in pochi minuti Colle Aperto, nostro punto di partenza.