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La Presolana d'inverno a fil di cresta

  • Alpinismo
  • 12 ore
23 Febbraio 2018 / 12:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

La Presolana d'inverno a fil di cresta

23 Febbraio 2018/ 12:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

La Presolana d'inverno a fil di cresta

23 Febbraio 2018/ 12:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Torniamo in Presolana, con gli itinerari suggeriti da Orobie. E questa volta si tratta di una proposta impegnativa, testata dal fotografo Giacomo Meneghello e pubblicata sul numero di marzo 2018 della rivista. Non come lo storico Abbraccio alla Presolana del 9 luglio 2017, del quale puoi vedere il docufilm, al quale hanno partecipato quasi tremila persone.

Per prima cosa bisogna dire che è indispensabile l’attrezzatura alpinistica: casco, imbrago, ramponi, doppia piccozza, chiodi da ghiaccio, mezze corde da 45 metri o meglio ancora da 60, cordini e materiale per la calata in doppia. È fondamentale essere al corrente delle condizioni della neve ed è sconsigliata, dati i molti tratti esposti, con neve fresca o non stabile.

Si parcheggia l’auto al passo della Presolana (1.321 m). Da lì, attraverso il sentiero, prima nel bosco e poi su prati, si tocca il rifugio Baita Cassinelli, dedicato alla memoria della guida alpina Carlo Medici (a 1.568 metri di quota). Si procede sull’itinerario 315 nella valle dell’Ombra, sotto la parete sud della Presolana. Si supera il bivacco Città di Clusone (2.050 metri) e, poco sopra, la cappella Savina, da dove su ghiaioni si arriva alla grotta dei Pagani. Alla destra di quest’ultima comincia la via alpinistica.

Si sale lungo la via normale della Presolana occidentale arrampicando su facili roccette (secondo grado), con qualche breve tratto attrezzato con catene. Un traverso su cengia spezza il ritmo fino a riprendere nuovamente su roccette (secondo e terzo grado) lungo il ripido pendio che porta alla cresta sommitale. Comincia qui la traversata in cresta che porta, come prima meta, alla vetta della Presolana occidentale (2.521 metri).

Dopo un tratto delicato ed esposto si incontra un passaggio attrezzato dove ci si cala. Si prende poi di nuovo ripidamente quota e si attraversano a mezza costa alcuni facili pendii che conducono, dopo una breve risalita, alla cima della Presolana del Prato (2.447 metri). Si procede un’altra volta su cresta fino al delicato canalino che scende al passo del Gatto. Si risale ora all’interno di un altro ripido canalino dal quale si raggiunge nuovamente la cresta e, su terreno meno difficoltoso, la vetta della Presolana centrale (2.517 metri).

La parte restante di cresta, interrotta da un’altra breve calata, fa guadagnare la vetta della Presolana orientale (2.491 metri). Si segue sempre la cresta e, con un traverso potenzialmente delicato, ci si porta sul pendio che conduce all’intaglio per il monte Visolo (2.369 metri), che si raggiunge rimontando un altro breve tratto di cresta.

Termina qui la via alpinistica e seguendo il sentiero si rientra al rifugio Baita Cassinelli e al passo della Presolana.