Itinerario OS

Con le pelli fin sul pizzo Brunone

  • Scialpinismo
  • 4 ore 30 minuti
02 Marzo 2018 / 11:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Con le pelli fin sul pizzo Brunone

02 Marzo 2018/ 11:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Con le pelli fin sul pizzo Brunone

02 Marzo 2018/ 11:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Ci portano in Valtellina, questa volta, gli itinerari alla scoperta delle nostre montagne insieme alla rivista Orobie. E il percorso scialpinistico da Agneda (Sondrio) al pizzo Brunone è tratto proprio dal numero di marzo 2018 del mensile. A guidarci è il campione di snowboard alpinismo Cesare Pisoni (tra l’altro ancora raggiante, come commissario tecnico della Nazionale italiana, per la medaglia d’oro di Michela Moioli alle Olimpiadi invernali in Corea del Sud), insieme al fotografo Matteo Zanga (reduce della spedizione in Siberia al seguito degli alpinisti Simone Moro e Tamara Lunger). Le fotografie che pubblichiamo sono proprio di Matteo Zanga.

Per questa uscita scialpinistica si parte dal caratteristico borgo di Agneda a 1.228 metri di quota. Nella stagione invernale è disabitato e se la strada non è pulita dalla neve conviene lasciare l’auto poco prima di arrivarci, dove è possibile trovare un piccolo parcheggio. Si inforcano subito gli sci e in poco tempo si raggiunge Agneda, con una bella chiesetta del ‘400 intitolata a Sant’Agostino.

Si prosegue verso un largo pianoro lungo una strada forestale che, con alcuni tornanti, porta alla diga di Scais. Superata la diga si costeggia il lago omonimo (1.499 m), che rimane, salendo, alla nostra destra. Si segue l’itinerario in direzione del rifugio Mambretti, ma non lo si raggiunge, immettendosi invece sul sentiero estivo fino alle case di Scais (1.547 m) e di seguito alle baite Caronno a 1.612 metri. Si attraversa a destra un ponticello di legno e in direzione sud-est si incontrano alcune rocce caratteristiche che sembrano conficcate nel terreno formando quella che pare una grossa grotta.

Si affronta ora la parte più impegnativa. Si tratta di un ripido vallone sulla destra (attenzione al rischio valanghe) che si segue fino a una strozzatura dalla quale si esce, sulla sinistra raggiungendo la dorsale. Si continua con una diagonale, sempre verso sinistra e si risale il vallone con alcuni tratti impegnativi. In particolare nell’ultima parte, prima di raggiungere un’ampia bocchetta, vanno valutate con attenzione le condizioni di stabilità della neve.

Da qui, in poco tempo si guadagna la meta scialpinistica oppure a sinistra, risalendo a piedi un crestone su facili roccette, la vera vetta del pizzo Brunone (2.720 m). Per la discesa con gli sci si segue lo stesso tracciato della salita. A fare da cornice il pizzo Redorta (3.038 m) e il pizzo di Scais (3.038 m) con la vedretta omonima.


Commenti

Massimiliano Hangler 6 anni, 1 mese

Grazie mille!

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  • Massimiliano Hangler 6 anni, 1 mese

    Bellissimo. E' possibile avere indicazioni sui mini sci usati per la salita dal campione di snowboard? Grazie

  • Redazione Orobie 6 anni, 1 mese

    Caro Massimiliano, abbiamo girato la tua richiesta a Cesare Pisoni, che al momento è in trasferta in Spagna con la Nazionale italiana di snowboard. Appena ci risponde, ti aggiorniamo. Grazie per la tua vicinanza a Orobie!

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  • Redazione Orobie 6 anni, 1 mese

    Buongiorno Massimiliano. Ecco cosa ti consiglia di fare il campione di snowboard Cesare Pisoni: i suoi minisci per la salita sono fatti apposta da un artigiano, ma la soluzione più praticabile ed economica è di prendere un vecchio paio di sci e di tagliarlo a 1,10 metri. Buona neve insieme ad Orobie!

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