Itinerario

«L’albero degli zoccoli» per le vie di Martinengo

09 Marzo 2018 / 09:00
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5971
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

«L’albero degli zoccoli» per le vie di Martinengo

09 Marzo 2018/ 09:00
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«L’albero degli zoccoli» per le vie di Martinengo

09 Marzo 2018/ 09:00
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Il percorso

Un itinerario per le vie di Martinengo, nella Bassa bergamasca, nei luoghi del film «L’albero degli zoccoli». L’iniziativa, nell’ambito delle celebrazioni per il 40° anniversario della Palma d’oro al capolavoro del regista Ermanno Olmi al Festival internazionale del cinema di Cannes, è promossa dalla Pro loco di Martinengo.

Ecco il percorso. Ritrovo alla chiesa dell’Incoronata (Istituto Sacra Famiglia in via Incoronata, con ampio parcheggio). Visita al chiostro e alla sala capitolare, dove per «L’albero degli zoccoli» sono state girate le scene dell’orfanotrofio ambientato a Milano in cui si vedono i bambini e le suore che li accudiscono e le scene in cui ci sono i due sposini con le religiose e con il bambino.

Quindi spostamento di 15 minuti a piedi o per chi vuole in auto all’ufficio infopoint Pro loco Martinengo in via Allegreni 29, per conoscere aneddoti e luoghi martinenghesi del capolavoro di Olmi fuori dal centro storico. Verranno mostrati immagini e video che si riferiscono a come erano nel film e a come sono ora. Per esempio, la chiesetta di San Rocco, dove la vedova Runk ha benedetto l’acqua che ha fatto bere alla mucca malata, poi guarita.

Oppure la strada di campagna di Cortenuova di Sopra, oggi via Beroa: nel film da lì passano le persone che dal centro storico vanno alla cascina ed è lì che il figlio dei contadini rompe lo zoccolo.

Questo invece il tour vero e proprio nel centro storico, nei luoghi che hanno fatto da scena al film, alcuni ancora visibili, altri raccontati attraverso aneddoti e immagini del film. Imbocchiamo il vicolo San Giorgio e l’adiacente lato dei portici (via Tadino). Lì sono state girate le scene dei pomodori pronti in anticipo rispetto alla stagione e portati orgogliosamente in città da nonno Anselmo

Quindi, sempre lungo i portici di via Tadino, ma sul lato opposto, con l’osteria, per le riprese di Olmi del centro di Martinengo e dei balli nella locanda (oggi sede di una banca).

Ma eccoci in via Celestino Colleoni: lì le scene del cavallo imbizzarrito che scappa e quelle dell’albergo Corona

In via Allegreni 37, invece, c’è il Filandone: è il luogo nel quale durante il film si vedono le operaie al lavoro. Il Filandone è una vecchia grande filanda dismessa dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Abbandonata e in disuso, venne risistemata e riaperta proprio per le scene del film di Olmi nel 1977. Al termine della lavorazione l’enorme edificio era tornato in stato di abbandono fino a un suo lungo e impegnativo recupero: dal 2013, nei suoi tre piani ospita la biblioteca comunale, una sala conferenze e uno spazio espositivo.