Itinerario D

Da Valbondione al pizzo Coca, «gigante» delle Orobie

  • Alpinismo
  • 6 ore
24 Agosto 2018 / 11:20
1
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25979
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Da Valbondione al pizzo Coca, «gigante» delle Orobie

24 Agosto 2018/ 11:20
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Itinerario

Da Valbondione al pizzo Coca, «gigante» delle Orobie

24 Agosto 2018/ 11:20
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Il percorso

Siamo tra i monti che separano la Bergamasca dalla Valtellina, per raggiungere - da Valbondione - il maestoso pizzo Coca. 

La rivista Orobie ci è salita con Marcello Alborghetti, uno dei volontari del Centro meteorologico lombardo che ha allestito proprio lassù, a quota 3.050 metri, una stazione che con i suoi dati contribuisce all'elaborazione delle previsioni del tempo. Sul numero di agosto 2018 della rivista, di questa particolare postazione meteo scrive Margherita Balduzzi, mentre le fotografie sono di Matteo Zanga.

Sul «gigante delle Orobie», appunto il pizzo Coca, saliamo dal'’alta Valle Seriana. Fino al rifugio Mario Merelli al Coca (1.892 metri di quota) si tratta di un percorso di difficoltà escursionistica, dal lago di Coca al pizzo invece il sentiero è alpinistico e occorre essere escursionisti esperti.

Lasciamo l’auto in uno dei parcheggi di Valbondione. Oltrepassate le ultime case della frazione Sambughera (posta a 937 metri di quota), sulla sinistra comincia il sentiero (segnavia 301). Anche qui vi è possibilità di qualche parcheggio a lato della strada. Scendiamo al fiume Serio e, superato un ponticello, il tracciato si sviluppa a tornanti lungo il ripido versante boscoso. È un continuo entrare e uscire dal bosco, prendendo quota con decisione. Salendo incontriamo i segnavia che indicano diritto il rifugio Coca, la nostra meta, e a destra Maslana e il rifugio Göi del Cà.

Usciti definitivamente dal bosco e attraversato il torrente, si procede inizialmente con un’altra sostenuta salita affiancata da alcune protezioni. Il rifugio è proprio sopra di noi. Superiamo un piccolo invaso dell’Enel e poco dopo i segnavia indicano a sinistra il rifugio Coca, che raggiungiamo in circa 2,30 ore di cammino complessivo, con un ultimo zigzag, breve, ma ancora ripido.

Per chi invece punta alla vetta del pizzo Coca occorre risalire la valle fino al lago omonimo (2.108 metri - segnavia 302). Comincia qui la parte più impegnativa. Proprio di fronte al bellissimo specchio d’acqua alpino ci si alza verso destra (segnavia 323), superando la ripida pietraia e un canalino con facile arrampicata. Poi un terreno più agevole, ma sempre dalla pendenza impegnativa, caratterizza l’itinerario fino alla bocchetta del Polledrino (2.670 metri). Attraversiamo ora la conca che conduce alla soprastante bocchetta del Camoscio (2.719 metri) dove inizia la via alpinistica per l’ascensione al pizzo.

Questo tratto è per escursionisti esperti: ha passaggi di difficoltà I e II. Si affronta subito un camino di circa una trentina di metri. Dopodiché si susseguono tratti di sentiero e roccette e gradoni di roccia. Infine, ancora su sentiero e roccette si guadagna la croce di vetta (3.050 metri).