Pavia, in bici lungo il Ticino
Il percorso
Oltre all’itinerario nel centro storico di Pavia, ecco due proposte in mountain bike lungo il Ticino con partenza dal ponte coperto e arrivo alla stazione ferroviaria. Anche queste sono tratte dalla rivista Orobie di gennaio 2019, che dedica un reportage curato dal direttore Paolo Confalonieri e dal fotografo Klaus Dell’Orto sulla Lombardia da scoprire attraverso la mobilità dolce. Quindi, dalle proprie città, trasferimento in treno fino a Pavia e, dalla stazione ferroviaria, in bici o a piedi tra le bellezze della nostra regione.
Lungo il Ticino si è davvero immersi nella natura, con itinerari adatti un po’ a tutte le gambe.
Il primo percorso è di 31 chilometri sulla sponda orografica destra, senza difficoltà tecniche e con dislivello trascurabile. Dall’area verde Vul, tra il ponte coperto e quello dell’impero, costeggiamo il fiume e pedaliamo con serenità attraverso boschi, argini, rogge e lanche. La fauna ci fa compagnia, tra aironi e leprotti, passando per la grande ansa, che è un perfetto osservatorio naturalistico, così come il bosco Mezzanone.
Segnaliamo anche la Riserva naturale integrale bosco Siro Negri, oasi con centro di accoglienza per osservare diverse specie di picchi e rapaci (aperto nei weekend da marzo a giugno e da settembre a novembre). A Zerbolò, alla Cascina Venara, che è pure un ostello, possiamo vedere da vicino le cicogne bianche. La colonia stanziale conta almeno una ventina di coppie che si muovono liberamente nella zona.
A questo punto si sceglie di ritornare lungo la stessa traccia a Pavia o con piccole varianti o si prosegue verso Bereguardo.
Dalla Cascina Venara parte infatti il secondo percorso, per complessivi 42,5 chilometri, che richiede una discreta preparazione fisica. Raggiungiamo il ponte di barche di Bereguardo, fra i pochissimi rimasti tuttora percorribili, l’unico sul Ticino.
Siamo quindi ora sulla sponda opposta del fiume. Alcuni brevi tratti tortuosi con saliscendi nel bosco richiedono buona padronanza nella guida della bici.
Le grandi anse garantiscono belvedere spettacolari, soprattutto in concomitanza degli argini più alti. Come quello di Casottole, il più suggestivo tra Pavia e Vigevano, e più avanti quello di Santa Sofia, vicino alla cappella che la leggenda vuole fatta erigere da Carlo Magno. Proseguiamo avvicinandoci al ponte coperto: una conclusione dell’escursione decisamente unica. Quindi di nuovo alla stazione dei treni.
Commenti