Da Valmadrera all’alpe di Pianezzo
Il percorso
Anche nella stagione fredda 2019-2020 la rivista Orobie propone una serie di servizi dedicati ai «Rifugi d’inverno». E la prima puntata, sul numero di novembre 2019, è stata dedicata al Sev. Si tratta di una casa alpina con vista su «Quel ramo di lago di Como...» di manzoniana memoria. È all’alpe di Pianezzo, nel Comasco, gestito dai soci della lecchese Sev-Società escursionisti valmadreresi. Il servizio su Orobie è firmato da Massimo Sonzogni, mentre le fotografie sono di Paolo Ortelli.
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Sono diversi i tracciati che portano al rifugio Sev all’alpe di Pianezzo, una splendida balconata naturale che si apre sul lago di Como. Abbiamo optato per l’itinerario numero 7 che sale da Valmadrera, lungo il versante lecchese. Raggiunta la località Belvedere (315 metri di altitudine) abbiamo lasciato l’auto in via San Carlo Borromeo: i posti a disposizione sono limitati ed è necessario fare attenzione ai divieti.
Ci si incammina su una stradina acciottolata che, quasi subito, porta alla cappelletta Vars (Valmadrera associazione ragazze sportive). Non si fa altro che immettersi a destra sul sentiero numero 7, che sale nel bosco tra il corno di Canzo orientale, il corno Rat e il monte Moregallo. Si prende quota regolarmente nella valle di Sant’Antonio, l’itinerario è ben segnalato ed è impossibile sbagliare pur in presenza di varie diramazioni.
L’escursione, tra la tipica vegetazione prealpina, è caratterizzata dalla presenza di «casote» e caselli del latte. Le prime, sono piccole strutture in pietra utilizzate come riparo dai contadini in caso di maltempo, o come deposito per fieno e attrezzi. Le seconde, servivano invece per la stagionatura dei formaggi.
Raggiunta la fonte di Sambrosera (716 metri), ideale punto di sosta, la pendenza aumenta leggermente, ma non è mai troppo impegnativa. Prendiamo quota con, sulla sinistra, la parete rocciosa del corno di Canzo orientale e raggiungiamo la bocchetta di Moregge (1.110 metri). Le fatiche sono ormai al termine e, continuando a sinistra, con un dislivello davvero poco impegnativo eccoci al rifugio Sev.
Per la discesa il consiglio è di lasciarsi guidare dal segnavia numero 4 che, passando dalla bocchetta di Luera (1.209 metri), raggiunge la sorgente Acqua del Fo e per la valle Gatton conduce alla bella località di San Tomaso, con il ristoro e la chiesetta affacciati sui laghi della Brianza. Da qui in breve tempo si è di nuovo in località Belvedere.
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