Itinerario OC

Valle di Scalve, in bici ai laghetti

  • Attività in bici
  • 6 ore
18 Settembre 2020 / 09:15
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3663
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Valle di Scalve, in bici ai laghetti

18 Settembre 2020/ 09:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Valle di Scalve, in bici ai laghetti

18 Settembre 2020/ 09:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

In mountain bike tra i laghetti alpini della valle di Scalve, nelle Orobie bergamasche al confine con le province di Brescia e Sondrio. Sulla rivista Orobie di settembre 2020 Maurizio Panseri continua il viaggio tra le "Acque di Lombardia" alla scoperta delle bellezze che ci circondano. Il torrente Dezzo e gli specchi d’acqua in quota ci accompagnano in questa gita sulle ruote grasse. Luoghi che narrano di guerre mai combattute e che incantano con i loro riflessi, le luci e i colori. Da Schilpario (1.095 metri di quota) al passo del Vivione e poi a quello del Gatto in mountain bike.

Compiamo un giro ad anello di stampo alpino, impegnativo sia fisicamente che tecnicamente. Dal paese all’estremità della valle di Scalve saliamo la strada asfaltata che, toccando il rifugio Cimone della Bagozza (1.590 metri), raggiunge il passo del Vivione (1.827 metri). Nei pressi dell’omonimo rifugio scendiamo a sinistra lungo la sterrata. Il riferimento sono i segnavia Cai 416 e 414, fino al passo del Gatto (2.415 metri), percorrendo 6 duri chilometri per oltre 500 metri di dislivello. Forza, resistenza, tecnica e una buona bicicletta sono gli elementi indispensabili per riuscire a restare in sella il più possibile.

Guarda l'animazione del tracciato con Relive:


La discesa inizia con due tornanti secchi: va prestata molta attenzione e, se non si sente la giusta vibrazione, è meglio scendere e condurre la bici a mano. Di seguito c’è un bel traverso con alcuni punti esposti e in contropendenza. Con un po’ di attenzione è tutto fattibile in sella. Un bel sentiero-mulattiera pianeggiante permette di oltrepassare i laghetti di San Carlo. Alcuni tratti a spinta intercalano la pedalata per raggiungere il laghetto del Venerocolo (2.300 metri), nei pressi dell’omonimo passo dove, verso sinistra, si stacca il sentiero Cai 414 che seguiremo scendendo nella valle del Venerocolino.

Ci attendono oltre 1.000 metri di dislivello in cui incontreremo ogni sorta di terreno e di difficoltà. Si tratta di una lunga planata verso la valle del Vò da dove si imbocca la sterrata e poi la strada asfaltata che da Ronco (1.080 metri) riporta a SchilparioRaccomandiamo ancora una volta di essere prudenti: molte sono le sezioni impegnative ed esposte. Inoltre, non dimenticate il rispetto nei confronti degli escursionisti che si incontrano sul percorso: non limitiamoci a dare loro la precedenza ma, perché no, scambiamoci il saluto e due chiacchiere.

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