Itinerario PD

CRESTA SINIGAGLIA (Invernale) GRIGNETTA 2177m

  • Alpinismo
  • 11 ore
26 Marzo 2021 / 16:15
3
2
5646
Scritto da Mattia Tateo
Fotografie di Mattia Tateo
Itinerario

CRESTA SINIGAGLIA (Invernale) GRIGNETTA 2177m

26 Marzo 2021/ 16:15
3
2
5646
Scritto da Mattia Tateo
Fotografie di Mattia Tateo
Itinerario

CRESTA SINIGAGLIA (Invernale) GRIGNETTA 2177m

26 Marzo 2021/ 16:15
3
2
5646
Scritto da Mattia Tateo
Fotografie di Mattia Tateo

Il percorso

La sinigaglia è una bellissima cresta che permette di raggiungere la vetta della grigna meridionale (grignetta), alta 2177m. essa è una cresta alpinistica con difficoltà non elevatissime (dipende anche dalle condizioni della cresta), ma comunque assolutamente non va sottovalutata, solo per esperti (specie in inverno). Noi l'abbiamo trovata un po' secca, quindi mista: roccia, ghiaccio e neve. dopo aver raggiunto la vetta siamo scesi dalla fastidiosa ma assolutamente non difficile cresta cermenati (via normale). 

Partiamo dai piani dei resinelli(1300m) e imbocchiamo subito il sentiero che sale al rifugio carlo porta, esso è ben battuto e ben segnalato, dopo 10 min di sentiero giungiamo al rifugio carlo porta(1426m).

ecco il rifugio carlo porta del CAI milano

si passa dietro al rifugio dove è situato un cartello che indica la direzione verso l'attacco della cresta. Si prosegue nel bosco con tratti di neve ghiacciata e dopo circa 10 min. arriviamo alla base del canalone porta, qui il bosco termina. Noi lo attraversiamo diagonalmente e proseguiamo su sentiero ripido e con un po' di esposizione (questo tratto visto che era esposto al sole era pulito), il sentiero attraversa ripidi pendii erbosi.

ecco i ripidi pendii, esposizione. fare attenzione.

Esso presenta anche qualche tratto roccioso che si supera con facilità ma prestando molta attenzione poiché la roccia è friabile, dopo aver traversato pendii erbosi e anche un po' di tratti rocciosi giungiamo alle porte di un "canale" di una decina di metri (ripido ma non troppo 35-40°), esso si presenta innevato, calziamo i ramponi e lo saliamo senza difficoltà, a parte la neve un pochino molliccia.

ecco il "canale"

superato il canale proseguiamo su pendii un pochino asciutti, tra neve pessima e erba. Finalmente dopo questi pendii attacchiamo la cresta, si mostra abbastanza esposta e mista.

eccoci finalmente in cresta!

Si continua per cresta (mista) per ora semplice, passaggi su roccia e terreno ghiacciato non difficili. si continua senza difficoltà fino all'arrivo di una paretina di 8m un po' ripida. prima di affrontarla ci leghiamo in conserva e ci mettiamo il caschetto. le difficoltà della paretina sono contenute (II-III°max), è importante tastare bene la roccia e prestare un po' di attenzione.

ecco la paretina

Dopo di essa proseguiamo sempre legati per cresta che si fa sempre più innevata, la ripidità aumenta e anche l'esposizione, dopo 20 min. arriviamo al "salto del gatto" che è un canalino ripido di 6m, non abbiamo avuto particolari difficoltà a superarlo poiché era abbastanza battuto ma in caso di non battitura sarebbe un pochino difficile.

eccomi nel salto del gatto.

Dopo il salto del gatto la cresta si fa molto esposta e aerea con passaggi delicati e non banali.

dopo 20 min, si giunge finalmente alla cresta sommitale, la parte più difficile, esposta e tecnica dell'intero itinerario. all' inizio si presenta ghiacciata, esposta ma senza difficoltà, poi si fa molto: aerea, esposta e tecnica.

cresta sommitale(inizio)


fortissima esposizione


tratto delicatissimo.

Successivamente a questo tratto molto esposto ci si presenta davanti un breve canalino ripido e ghiacciato(55°), c'è una catena ma essa è conficcata dentro al ghiaccio, lo superiamo spicozzando un pochino, battere bene i ramponi e la picca sul ghiaccio.

ripido canalino ghiacciato

Superato il canalino proseguiamo su cresta, sempre aerea ed esposta che in breve tempo ci porta all'imbocco di un' altro breve canalino ghiacciato che dobbiamo disarrampicare per 8m. dopo aver superato disarrampicando questo canalino, sbuca un muro di 20m(l'ultimo prima della vetta). Nella prima parte del muro è presente una catena che era libera e che abbiamo utilizzato, dopo questo tratto con catena abbiamo proseguito su tratti ghiacciati per pochi metri e successivamente abbiamo affrontato un traverso roccioso(attrezzato, ma esposto e non banale).

inizia il traverso


ecco il traverso.

Terminato questo tratto impegnativo si prosegue per un paio di metri su ghiaccio e roccia e in breve tempo si tocca la vetta della grignetta, su di essa è collocata una croce e il famoso bivacco ferrario. Dalla vetta scendiamo non per la cresta sinigaglia ma per la via normale, ovvero, la cresta cermenati(E) e in 2 ore siamo di nuovo ai resinelli.

io in vetta! a sx il bivacco ferrario.


ecco la croce di vetta!


selfie in vetta!

video (sequenza foto): https://youtu.be/2SXLwjiaZmM

MATERIALE USATO: IMBRAGO, MOSCHETTONI, CORDA, FETTUCCE, 1 PICOZZA, RAMPONI, VESTITI DI ALPINISMO INVERNALE.

Commenti

Fabio Micheletti 3 anni

Grande Mattia! Bella relazione e gran bella avventura!!

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  • Mattia Tateo 3 anni

    grazie mille fabio! ciao

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  • Mattia Tateo 3 anni

    Ciao pit. Grazie mille!. Tu mi hai dato l'ispirazione di scrivere su Orobie

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  • Pietro Moro 3 anni

    Mitico Mattia! Davvero una bellissima relazione, ambiente stupendo. Davvero uno spettacolo quella cresta, complimenti.

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