Itinerario OS

Da Valcanale in vetta all’Arera

  • Scialpinismo
  • 4 ore 30 minuti
12 Marzo 2021 / 12:15
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2763
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Da Valcanale in vetta all’Arera

12 Marzo 2021/ 12:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Da Valcanale in vetta all’Arera

12 Marzo 2021/ 12:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Due campioni di snowboard alpinismo, il direttore sportivo della nazionale italiana di specialità Cesare Pisoni e Sergio Vanoncini, accompagnano i lettori della rivista Orobie di febbraio 2021 sul pizzo Arera. L’ambiente è quello dell’alta Valle Seriana, nelle Orobie bergamasche.

Con la tavola ai piedi, Pisoni (autore dei testi, mentre le fotografie sono di Matteo Zanga) e Vanoncini hanno sciato lungo il difficile versante sudest dell’Arera, la montagna di casa per il direttore della Nazionale che condivide con i lettori di Orobie tanti ricordi ed emozioni.

Giunti al laghetto di Valcanale, frazione di Ardesio, all’ingresso di due aree di parcheggio troviamo i totem per il pagamento della sosta. Con i mezzi andiamo però oltre, fino al termine di via Alpe Corte (1.120 metri). La nostra escursione comincia da qui, dalla sbarra che vieta il transito alle auto sul breve e conclusivo tratto di strada che conduce alle strutture, oggi abbandonate, di quella che era la stazione sciistica. Dai ruderi dell’albergo Sempreneve, dove si prendeva la seggiovia, risaliamo il cosiddetto Canalone. Lungo i segnavia 243 e 266 arriviamo a toccare la baita di Vaghetto Bassa (1.435 metri). Ci guidano le vecchie piste da sci e, prendendo quota, incrociamo il segnavia 218.

L’obiettivo successivo è il passo di Corna Piana (2.130 metri) da dove, piegando quasi subito a sinistra, entriamo nel mandrone dell’Arera. Un tempo il bell’anfiteatro ospitava un nevaio perenne. Affrontiamo così il canale nord del pizzo Arera che, avvicinandoci alla vetta, si fa stretto e molto ripido. Richiede attenzione e con neve dura per risalirlo è indispensabile l’utilizzo di ramponi e piccozza

Usciti dall’impegnativo passaggio, rivolti a est, in una decina di minuti siamo alla croce. Apprezziamo il panorama da 2.512 metri di quota. Decidiamo di rientrare puntando alla forcola di Valmora (1.996 metri), che separa la cima omonima dall’Arera

Si procede in diagonale, sempre in direzione est, inizialmente restando alti vicino alla cresta. Il versante sudest è ampio, ma con pendenze importanti che richiedono la massima concentrazione, oltre che neve bene assestata. Giunti alla forcola di Valmora scendiamo, a sinistra, per un canalino stretto e ripido. Si sviluppa a contatto con le rocciose verticalità del massiccio dell’Arera. Dopo pochi metri si apre progressivamente, ma mantiene dislivelli impegnativi.


Rientriamo nella Valle Canale e, restando vicino alla parete del pizzo (segnavia 244), in breve ci troviamo di fronte a un pendio ampio e facile. Ci dirigiamo adesso a destra, passando sotto la cima di Valmora, portandoci alla baita di Vaghetto Alta (1.446 metri). Di nuovo sulle vecchie piste da sci ci abbassiamo al parcheggio. L’itinerario richiede ottime capacità tecniche e va affrontato soltanto con rischio valanghe a livello verde, vale a dire debole (info: www.arpalombardia.it).


Le fotografie sono di Matteo Zanga.

Commenti

Ceresoli Ivan 3 anni

Foto spettacolari e grande giro di sci alpinismo, bravi!!!