Itinerario D

Sul crinale delle valli Brembana e Seriana

  • Vie Ferrate
  • 2 ore 45 minuti
09 Aprile 2021 / 10:30
0
2
3262
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Sul crinale delle valli Brembana e Seriana

09 Aprile 2021/ 10:30
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Sul crinale delle valli Brembana e Seriana

09 Aprile 2021/ 10:30
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Il massiccio calcareo dell’Alben fa da crinale alle valli Brembana e Seriana, nella Bergamasca. La ferrata Pierangelo Maurizio, ideata dalla guida alpina Nadia Tiraboschi (guarda la puntata di Orobie Extra dedicata alla ferrata), si sviluppa sul versante nord, in territorio brembano, risalendo l’anticima est del monte Croce. Se ne parla sul numero di marzo 2021 della rivista Orobie.

Scoprite l'itinerario con l'animazione di Relive:

Raggiungiamo la conca omonima, a 1.340 metri di quota. Vi si arriva da Oltre il Colle lungo via Drago, l’ultimo tratto su buon sterrato. Oppure dal colle di Zambla, imboccando via Colle, in questo caso quasi completamente su fondo non asfaltato, ma in ottimo stato. L’area di sosta è ampia. Già alla partenza il vertiginoso itinerario si mostra in tutto il suo sviluppo.

Ci incamminiamo per prati rimanendo sulla sinistra della pista da sci e una chiara traccia, alzandosi, piega verso destra rimanendo sotto il vallo di protezione dello ski lift. Lo sormontiamo e lo percorriamo brevemente a ritroso fino a un piccolo pianoro, a 1.520 metri, dove indossiamo imbrago, kit da ferrata, guanti e caschetto. Pochi minuti ed ecco il cavo metallico. Nella parte iniziale, prendendo quota sulla destra, ci aiuta a superare le forti pendenze fino a un tratto non difficile, seppure esposto. Lo si segue portandosi verso sinistra, lungo una cengia che arriva ad attraversare il canale dove ha inizio l’arrampicata vera e propria.

La ferrata è esposta, ottimamente attrezzata, ma pure ricca di appoggi naturali. Non mancano i passaggi atletici e strapiombanti. La prima parete, oltre che dalla verticalità è caratterizzata da un paio di traversi, un diedro, roccette e un camino. Non impossibili, ma non per principianti. Un breve pulpito, su sentiero attrezzato, consente di tirare il fiato e indirizza al secondo muro.

Un nuovo diedro è forse il passaggio che richiede maggiore abilità e attenzione. L’arrampicata continua su parete con molti appigli. Guadagnata la cresta sommitale in una quindicina di minuti, con brevi parti attrezzate, ci si trova alla selletta che incrocia la via normale che porta al monte Croce.

Si rientra dalla via normale, il segnavia è il 501, toccando il passo della Forca. Poco prima della stradina che arriva dal colle di Zambla si può optare per un sentiero nel bosco che porta al parcheggio. In alternativa, dalla vetta del monte Croce scendiamo dalla cresta ovest tra roccette e poi per il ripido sentiero Ceroni fino alla zona della pista da sci.

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