Itinerario E

Dal rifugio Tassara alla Torre del Lago

  • Escursionismo
  • 4 ore 45 minuti
06 Maggio 2021 / 16:30
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2447
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Dal rifugio Tassara alla Torre del Lago

06 Maggio 2021/ 16:30
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Dal rifugio Tassara alla Torre del Lago

06 Maggio 2021/ 16:30
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

È un itinerario in parte escursionistico (fino al rifugio Tita Secchi) e, con neve, per escursionisti esperti attrezzati per la salita al passo di Blumone e alla Torre del Lago, quello che la rivista Orobie ha proposto ad aprile 2021. «Un Cornone di bellezza» è il titolo del servizio curato da Massimo Sonzogni con le foto di Dario Bonzi.

Il percorso è sul primo tratto in quota dell’Alta via dell’Adamello, nell’area sud dell’omonimo Parco regionale. Alla scoperta di un territorio ricco di sorprese, anche storiche, dove la natura convive con gli insediamenti rurali. E la grande meraviglia dall’anticima, la Torre del Lago.

Dalla bresciana Valle Camonica, lasciata la strada statale 42 a Esine arrivando da sud, o a Breno provenendo da nord, risaliamo la provinciale 345 che conduce al passo di Crocedomini. Un paio di chilometri prima di raggiungere il valico parcheggiamo nell’ampia area di sosta del rifugio Tassara (1.804 metri), in località Bazena. Vi si può arrivare anche dalla Valle di Caffaro, sempre in provincia di Brescia, passando da Bagolino. In questo caso la provinciale è la 669 e comporta lo scollinamento dal passo di Crocedomini (1.895 metri).

Nell’escursione ci guida il segnavia numero 1 dell’Alta via dell’Adamello. L’itinerario si alza su pendii erbosi facendoci addentrare in Valle Fredda. Senza mai abbandonare la traccia descriviamo, a mezza costa, un ampio semicerchio verso destra passando poco sotto la vetta del monte Mattoni (2.271 metri) e poi un altro, piegando a sinistra, transitando sotto quella del monte Cadino (2.418 metri). Ci indirizziamo così al passo di Valle Fredda (2.338 metri), tra il monte Cadino e il monte Frerone (2.673 metri) e ci affacciamo sulla Valle di Cadino

La mole rocciosa del Cornone di Blumone comincia a fare bella mostra di sé. Proseguiamo perdendo leggermente quota e dirigendoci poi al passo della Vacca (2.359 metri). Qui si trova il singolare roccione, a forma di bovino, da cui prende il nome anche l’invaso artificiale completato nel 1927.

Siamo ormai nelle vicinanze, dopo circa 2,30 ore di cammino, del rifugio Tita Secchi (2.367 metri). Poco sopra quest’ultimo, pur se a primavera inoltrata, la neve ancora abbonda. I resti degli itinerari militari risalenti alla Prima guerra mondiale sono sepolti. Calziamo i ramponi e, piegando a destra, ci alziamo su nevaio fino ai 2.633 metri del passo di Blumone

Affrontiamo da qui il tratto più difficile. Il nostro obiettivo è la Torre del Lago (2.829 metro), l’anticima del Cornone di Blumone. L’ascensione è ripida, in modo particolare più ci si avvicina alla cresta nord

Avanziamo tra roccette coperte di neve, piccozza e ramponi sono indispensabili. Guadagnata la cresta, salendo a destra, la si segue continuando sul versante che aprendosi a sudest si fa più ampio. Le pendenze rimangono non indifferenti, seppure un po’ meno impegnative, fino alla Torre del Lago. Il panorama spazia sulle vette del gruppo dell’Adamello e, sempre in direzione sudest, si ammira la cima del Cornone di Blumone.

Guarda anche la nostra videointervista all'interno della trasmissione Orobie Extra