Itinerario E

In Valle del Riso ad ammirare la primula dell'Alben

  • Escursionismo
  • 2 ore 30 minuti
06 Maggio 2022 / 11:00
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3
4363
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

In Valle del Riso ad ammirare la primula dell'Alben

06 Maggio 2022/ 11:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

In Valle del Riso ad ammirare la primula dell'Alben

06 Maggio 2022/ 11:00
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

In Valle del Riso, tra le rocce del monte Alben, a maggio si ripete una magia unica: la fioritura di un endemismo che cresce soltanto in questo angolo della Bergamasca, vale a dire la Primula albenensis. La rivista Orobie di maggio 2022 dedica a questa rarità un servizio curato dal direttore Paolo Confalonieri e con le fotografie di Matteo Zanga.

La sottosezione della Valle del Riso del Club alpino italiano ha recuperato e segnalato il sentiero che dal santuario della Madonna del Frassino porta nella valle Gerona dove, nella «S-cèpa dol gerù», una grotta dell’Alben, si può ammirare la fioritura della primula. È un percorso facile, disponibile anche sulla app gratuita Orobie Active insieme ad altri in questa zona, grazie all’iniziativa di valorizzazione promossa dal Comune di Oneta.


Per la «S-cèpa» della valle Gerona lasciamo l’auto nel parcheggio a circa 250 metri dal santuario della Madonna del Frassino (954 metri). Siamo a poco più di 30 chilometri da Bergamo. Lungo la strada provinciale 46 che da Ponte Nossa sale al passo di Zambla, dopo la contrada Scullera di Oneta, sulla sinistra si imbocca via Santuario del Frassino, fino all’area di sosta.

Il luogo di culto è proprio sulle pendici del monte Alben (2.019 metri), che con le sue bastionate dolomitiche fa da crinale tra la Valle Seriana e la Valle Brembana. Su una collinetta, il toponimo trae origine dall’antico «frasen», forse perché c’era un grande albero di frassino. L’Apparizione risale al 1512: il 2 luglio sanguinò l’immagine della Vergine dipinta sulla parete di una fontana a lato di una cappella. L’edificio venne ampliato, la fonte interrata e recuperata nel 2009. 

Al santuario (info: www.madonnadelfrassino.it - tel. 035.707738), impreziosito da opere d’arte significative, ci sono la cancelleria e una foresteria, oltre a una trattoria, punti di appoggio per pellegrini ed escursionisti. È tappa dell’Alta via delle grazie.

Da lì si segue la cartellonistica posizionata dal Cai con le scritte «Val Gerona-Monte Alben». Prima sulla carrareccia per Chignolo d’Oneta e poi, all’indicazione, sul sentiero a destra. Si oltrepassa una sorgente d’acqua e ci si addentra nel bosco di carpini e faggi. Superate la valle del Frassino e la valle Gera, le creste dell’Alben sono sempre il riferimento. 

Sul cammino i resti delle attività dei boscaioli, carbonaie (poiat) e calchere (cülsinere) per la produzione della calce. Al ghiaione della valle Gerona, lo risaliamo a zigzag fino all’unica grotta sulla sinistra, la «S-cèpa dol gerù», intorno a quota 1.200 metri e a due chilometri dalla partenza.

 È al suo interno che, a maggio, si può ammirare la fioritura della Primula albenensis. Davanti a noi Arera, Grem, Golla e Belloro.