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LAGO D'ISEO, ANCORA TANTO DA FARE CONTRO L'INQUINAMENTO

27 Giugno 2014 / 14:40
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676
Scritto da Redazione Orobie
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LAGO D'ISEO, ANCORA TANTO DA FARE CONTRO L'INQUINAMENTO

27 Giugno 2014/ 14:40
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Il lago d’Iseo continua a non superare l’esame della Goletta dei Laghi di Legambiente, che ogni anno monitora lo stato della qualità delle acque dei bacini lacustri.

Sono 8 i punti critici scovati dai tecnici dell’associazione sul Sebino su 12 rilevamenti effettuati: ben 6 sulla sponda bresciana e 2 su quella bergamasca in cui è stata rilevata una presenza significativa di contaminazione fecale molto probabilmente derivante da scarichi non depurati.

Molto negativa soprattutto la situazione dell’Alto Sebino, in particolare nella sponda bresciana. Nella provincia della Leonessa si conferma addirittura per il sesto anno consecutivo fortemente inquinato il campione prelevato a Pisogne, nei pressi dello sfioratore nel canale industriale in località Arsena. Sempre a Pisogne è fortemente inquinata anche la foce del canale industriale, un’analisi introdotta quest’anno per verificare l’esistenza di altre influenze sull’inquinamento portato al lago dal canale stesso. Risulta fortemente inquinato anche il punto prelevato a Monte Isola, al porto turistico di Siviano. Ancora a Monte Isola è inquinato il punto in corrispondenza dello scarico presso il pontile nord in località Peschiera ed inquinati risultano anche quello di Sulzano presso la foce del torrente Calchere e quello di Marone presso la foce del torrente Bagnadore.

Sulla sponda bergamasca uno solo punto è fortemente inquinato: quello prelevato a Costa Volpino nel canale presso la spiaggia. A Castro le analisi mostrano l’inquinamento della foce del torrente Borlezza, mentre notizie positive giungono dagli altri tre campioni analizzati: a Costa Volpino, a differenza degli scorsi anni, quello prelevato alla foce del fiume Oglio, e alle foci dei torrenti Rino (a Tavernola Bergamasca) e Zu (a Riva di Solto).

Manca un anno al 2015, quando secondo la direttiva europea 2000/60 tutti i corpi idrici devono raggiungere uno stato ecologico buono. Traguardo ancora lontano per quanto riguarda il lago d’Iseo, visto che i punti monitorati da Arpa risultano in stato sufficiente. Sul banco degli imputati ancora una volta finiscono gli scarichi non depurati che entrano nei fiumi immissari del Sebino.