Patagonia, una lunga storia d'amore
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Fino ad ora non avevano svelato la via di salita scelta sulla imponente parete Est del Cerro Torre, ma nei giorni scorsi Matteo Della Bordella, presidente dei Ragni di Lecco e l'altro "Maglione rosso" Matteo Pasquetto sono entrati in azione, affrontando in stile alpino la linea che comprende il Diedro degli Inglesi, chiamato così per il tentativo compiuto dei britannici Philip Burke e Tom Proctor alla fine degli anni Settanta.
I due Matteo hanno approfittato di un'annunciata finestra di tre giorni di bel tempo: inizialmente hanno dovuto attendere che la montagna scaricasse ghiaccio e neve, in seguito alle nevicate dei giorni precedenti. L'attacco alla mitica parete Est è iniziata alle 10 di sera e i due alpinisti sono giunti alla base del Driedro alle 7 della mattina successiva. "Per entrare nel diedro un tiro di artificiale su roccia marcia ci ha portato via mezza giornata - ha spiegato Della Bordella - dal momento che prima io ho sbagliato linea e sono dovuto ridiscendere e poi il mio socio Matteo Pasquetto è salito dalla linea giusta".
I due hanno bivaccato vicino al leggendario "box" utilizzato dagli inglesi Burke e Proctor e il mattino dopo hanno ripreso a scalare su pareti che hanno definito "avare di appigli e appoggi" con roccia talvolta compatta, talvolta friabile. La loro scalata si è arrestata a circa 80 metri dalla fine del Diedro, a causa del maltempo in arrivo.
"Un’avventura enorme - commenta Matteo Della Bordella - Per me è stato come tornare ai tempi della Egger ma su una parete ancora più lunga e difficile e soprattutto senza le corde fisse. Per il mio socio Matteo Pasquetto è stato come per il giovane talento calcistico della primavera, trovarsi a giocare contro il Real Madrid in Champions League; e togliere le castagne dal fuoco in parecchi momenti critici".
E il presidente dei Ragni conclude così: "Torneremo. O quest'anno, visto che abbiamo ancora un pochettino di tempo a disposizione, o il prossimo con un arma in più: ovvero Matteo Bernasconi!"
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