Sul ghiacciaio Presena si terrà il primo corso teorico pratico in ambiente glaciale per imparare a gestire il soccorso alle persone travolte dalle valanghe.

Il maltempo di questi giorni e le abbondantissime nevicate ripropongono con estrema attualità il tema delle valanghe. Un rischio sempre presente per chi opera in montagna e fa turismo sulle vette innevate ma che, in condizioni particolari come quelle attuali, si acuisce.

Nasce dall'esigenza di diffondere modalità di intervento coordinate e specialistiche, il corso promosso dal consorzio Pontedilegno-Tonale in collaborazione con la commissione medica regionale del Cai Lombardia. L'iniziativa è rivolta a tutte le figure professionali che si trovano a interagire durante le attività di salvataggio, affinché ciascuna di loro sappia fare le scelte migliori per la vita di chi è rimasto intrappolato sotto al manto nevoso.

Il "Primo corso teorico-pratico in ambiente glaciale sulla gestione del paziente ipotermico e del travolto in valanga" si terrà il 28 e 29 novembre al rifugio Capanna Presena, sull'omonimo ghiacciaio. 

Il corso permetterà di approfondire le conoscenze circa le capacità di adattamento del corpo umano alle condizioni di ipotermia e i rischi di scompenso; a identificare i primi sintomi del paziente ipotermico e a gestirlo dall'elicottero all'ospedalizzazione. Aiuterà inoltre a organizzare nel migliore dei modi la localizzazione della persona travolta e le attività di scavo. 

Oltre alla teoria è prevista, nella seconda giornata di corso, una serie di attività pratiche: i corsisti, divisi in gruppi di lavoro, prenderanno parte a simulazioni di soccorso e affineranno le tecniche di estrazione del travolto dalla valanga e della sua corretta gestione e movimentazione.