Questa volta per prima cosa hanno dovuto «curare» le ferite del Centro faunistico del Parco Adamello, gestito dall’associazione naturalistico-culturale LOntàno verde, in stretta collaborazione con il Parco e il Comune di Paspardo (Brescia). Rimesso tutto, o quasi, in sesto dopo i danni causati dal maltempo di fine luglio, ora in località Fles tornano i visitatori.

«I cambiamenti climatici si fanno sempre più evidenti e mai come in questa estate gli eventi meteorici sono tanto estremi e frequenti – rilevano dal centro di Paspardo –. Le tempeste che hanno investito la Valle Camonica lo scorso 24 luglio hanno colpito con particolare furia Paspardo, compreso il nostro Centro faunistico, tanto che i vecchi boschi naturali, come quello in cui sorge la nostra struttura, hanno riportato danni ingenti».

La mattina dopo il nubifragio è stato evidente agli addetti di LOntàno verde che il bosco del centro e le pertinenze di quello per la visita non erano fruibili dal pubblico: «Una volta accertato che gli animali stessero bene e che le strutture non avessero subito danni tali da comprometterle – continua il racconto –, si è provveduto ad avvisare gli organi competenti che il servizio di cura della fauna selvatica in difficoltà (Cras-Centro recupero animali selvatici) poteva proseguire senza intoppi. Grazie all’alacre lavoro del dottor Paolo Trotti, responsabile del centro, persona attenta e appassionata oltre che ottimo ornitologo, è ora possibile riaprire il Centro faunistico a partire da giovedì 3 agosto».

Paolo Trotti, tra una fasciatura e una poppata ai piccoli ospiti del Cras, ha infatti provveduto a ripulire da ramaglie, tronchi e fango la parte bassa del sentiero, permettendo così ai visitatori di tornare a godere dell’atmosfera e della vista del Centro di Paspardo, oltre alla ripresa dei laboratori di arte-natura dedicati ai più piccoli previsti nel fine settimana. «Per quanto riguarda invece le decine di piante schiantate nel bosco che sovrasta il centro visitatori – precisano da LOntàno verde – sarà necessario un intervento più strutturato, da concordare di concerto con il Parco dell’Adamello e la Comunità montana di Valle Camonica: per il momento questa parte della struttura rimane necessariamente interdetta ai visitatori».