Itinerario E

Un trekking vista mare

  • Escursionismo
  • 2 ore 30 minuti
25 Giugno 2021 / 16:01
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2573
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Un trekking vista mare

25 Giugno 2021/ 16:01
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Un trekking vista mare

25 Giugno 2021/ 16:01
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

È un invito a scoprire Genova dall’alto quello che propone la rivista Orobie di giugno 2021 nel reportage «Al Diamante» sugli antichi forti del capoluogo ligure.


Il servizio è realizzato dal direttore del magazine, Paolo Confalonieri, con le fotografie di Matteo Zanga. Con vista mare, un trekking urbano facile e alla portata di tutti nel Parco delle Mura e dei forti sulle colline di Genova. Un’esperienza sorprendente tra storia e natura, utilizzando la rete di trasporto pubblico che comprende la funicolare per Righi e la ferrovia a cremagliera del 1907 da Casella alla città.

Da largo Zecca-via Targa, in centro a Genova, la funicolare Zecca-Righi in 12 minuti porta sulle alture. Copre un dislivello di 278 metri su un percorso di 1.428, circa la metà in galleria. Trasporta le bici. Al capolinea (305 metri) inizia il Parco delle Mura, dal 2008 Area naturale protetta di interesse locale di 617 ettari. Prende il nome dalle Mura nuove del Seicento a difesa della città. Con 12 chilometri alle spalle di Genova, purtroppo non integri, è la cinta muraria più lunga d’Europa. Comprende una ventina di forti militari costruiti tra il XVII e il XIX secolo, raggiungibili con mulattiere, sentieri e camminamenti. Si è immersi in una natura a tratti selvaggia, testimonianze storiche, paesaggi tra cielo e mare, arrivando a scorgere la Corsica, specie animali e vegetali rare o endemiche. Luogo di trekking, è meta di escursionisti, ciclisti e famiglie. Dalle terrazze della funicolare la vista va dalla Costa Azzurra al Monviso, dai porti al promontorio di Portofino.

Eccoci al forte Castellaccio, sullo spartiacque tra le valli Bisagno e Polcevera. Proseguiamo per il forte Sperone con la strada che si allarga sul bastione delle mura e il panorama si apre sulla mole della fortificazione. A destra il mare e, sui crinali, i forti Ratti, Richelieu e Quezzi. A levante il monte Fasce e sullo sfondo l’Appennino. All’inizio della salita per forte Sperone, punto chiave di questi baluardi, teniamo via delle Baracche. Dopo l’«Ostaia de Baracche» si segue il sentiero delle Farfalle. Nel Parco sono state censite ben 70 specie di Ropaloceri, quasi un quarto di quelle presenti in Italia.

Arriviamo al forte Puin, tra i meglio conservati e molto panoramico. L’escursione riprende e, pur vedendo sulla vetta dello Spino (600 metri) il Fratello Minore, ci dirigiamo al Diamante (667 metri) seguendo la mulattiera a zigzag che ci porta sull’omonimo monte. Costruito nel 1758, è tra i più caratteristici e, vista la posizione isolata e la quota, primo baluardo a difesa di Genova da nord.

Scendiamo sulla cresta ventosa, ignoriamo la deviazione per la neviera, scavata in antichità per conservare neve e ghiaccio, e arriviamo a Campi (365 metri), fermata del trenino Casella-Genova. La storica ferrovia a scartamento ridotto si snoda tra gallerie, pascoli e boschi con arrivo in centro a Genova.

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