Un'altra bella carrellata di immagini, sempre intriganti le panoramiche. Molto simpatica quella con gli asinelli di guardia sulla porta del rifugio, ciao
Ciao Maurizio e Alberto ,anche io penso che 50 sia il giusto numero di scatti per una gallery e prima o poi ci riusciro' grazie a entrambi per la visita e per il commento ciao
ciao Alessandro ,mi pace il concetto di "tour Virtuale", di fatto e' quello che spero di esprimere con le mie gallery Aspetto allora le tue e grazie a entrambi ciao
Il tuo problema ERA (pare che non sia più) non tanto (o non solo) la serqua di scatti che pubblicavi, bensì la ripetitività "assopente" (da assopire). Dicevi che preferivi lasciar scegliere e che completavi più esaurientemente l'informazione con zoomate di ogni genere sullo stesso soggetto. Scegliere una montagna di scatti simili equivale a non scegliere, E non saper scegliere è molto vicino a non sapere cosa si stia facendo. Se non si sanno riconoscere le foto migliori tra quelle fatte, si dimostra di agire in fase di scatto in modo inconsapevole. Poco meno che a caso. Però il tuo costante miglioramento dimostra la validità del concetto che "sbagliando s'impara" Ora devi scremare ancora di più e pubblicare scatti oggettivamente buoni. E solo quelli. E siccome ne sei capace... Pochi scatti suggestivi, coinvolgenti, descrittivi sono funzionali a trasmettere a trasmettere in modo efficace l'idea dell'autore su un determinato argomento. E se l'idea c'è è quasi automatico che si generi il criterio di selezione. Cinquanta foto bastano per fare un libro, uno dei volumi più importanti della storia della fotografia conta appena un'ottantina di scatti, scelti su oltre 27.000 (ventisettemila)... Un dato che dovrebbe far riflettere. Chi ha detto che fotografare è facile?
Caro EMANUELE, non ti devi assolutamente scusarti del n. delle foto; con + sono, illustrano meglio l'itinerario, e fanno vivere a chi le guarda, un vero e proprio "TOUR VIRTUALE". Postare una foto, magari fatta bene, secondo il mio modestissimo parere, non è assolutamente paragonabile ad un "servizio completo". Combinazione, nel lontano 1978, con un parente di Martinengo, ma originario di Calolziocorte (allora Bergamasca), e esperto rocciatore, mi ha trascinato al Rifugio Ghislandi, che lui chiamva "IL BAITELLO". Gita bellissima, ma durissima: il lunedì sul lavoro, le gambe erano molli come il burro. Se trovo alcune foto, le pubblico. COMPLIMENTI VIVISSIMI!
Emanuele Musitelli 9 anni, 11 mesi
Grazie Andre ,sempre simpatici i tuoi commenti ciao
Andrea Gringhi 9 anni, 11 mesi
Un'altra bella carrellata di immagini, sempre intriganti le panoramiche. Molto simpatica quella con gli asinelli di guardia sulla porta del rifugio, ciao
Emanuele Musitelli 9 anni, 11 mesi
Ciao Maurizio e Alberto ,anche io penso che 50 sia il giusto numero di scatti per una gallery e prima o poi ci riusciro' grazie a entrambi per la visita e per il commento ciao
Emanuele Musitelli 9 anni, 11 mesi
ciao Alessandro ,mi pace il concetto di "tour Virtuale", di fatto e' quello che spero di esprimere con le mie gallery Aspetto allora le tue e grazie a entrambi ciao
alberto gilberti 9 anni, 11 mesi
Condivido in toto quanto affermato da Maurizio, cioè la capacita di sintesi è tanto importante quanto il saper fare belle fotografie. .
maurizio crespi 9 anni, 11 mesi
Il tuo problema ERA (pare che non sia più) non tanto (o non solo) la serqua di scatti che pubblicavi, bensì la ripetitività "assopente" (da assopire). Dicevi che preferivi lasciar scegliere e che completavi più esaurientemente l'informazione con zoomate di ogni genere sullo stesso soggetto. Scegliere una montagna di scatti simili equivale a non scegliere, E non saper scegliere è molto vicino a non sapere cosa si stia facendo. Se non si sanno riconoscere le foto migliori tra quelle fatte, si dimostra di agire in fase di scatto in modo inconsapevole. Poco meno che a caso. Però il tuo costante miglioramento dimostra la validità del concetto che "sbagliando s'impara" Ora devi scremare ancora di più e pubblicare scatti oggettivamente buoni. E solo quelli. E siccome ne sei capace... Pochi scatti suggestivi, coinvolgenti, descrittivi sono funzionali a trasmettere a trasmettere in modo efficace l'idea dell'autore su un determinato argomento. E se l'idea c'è è quasi automatico che si generi il criterio di selezione. Cinquanta foto bastano per fare un libro, uno dei volumi più importanti della storia della fotografia conta appena un'ottantina di scatti, scelti su oltre 27.000 (ventisettemila)... Un dato che dovrebbe far riflettere. Chi ha detto che fotografare è facile?
Alessandro Guevara Rossi 9 anni, 11 mesi
Caro EMANUELE, non ti devi assolutamente scusarti del n. delle foto; con + sono, illustrano meglio l'itinerario, e fanno vivere a chi le guarda, un vero e proprio "TOUR VIRTUALE". Postare una foto, magari fatta bene, secondo il mio modestissimo parere, non è assolutamente paragonabile ad un "servizio completo". Combinazione, nel lontano 1978, con un parente di Martinengo, ma originario di Calolziocorte (allora Bergamasca), e esperto rocciatore, mi ha trascinato al Rifugio Ghislandi, che lui chiamva "IL BAITELLO". Gita bellissima, ma durissima: il lunedì sul lavoro, le gambe erano molli come il burro. Se trovo alcune foto, le pubblico. COMPLIMENTI VIVISSIMI!