Ferrata del Corno di Canzo occidentale

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La redazione di Orobie vi augura un buon fine settimana. Vi ricordiamo che è in edicola il numero di giugno e visto che "Orobie è sempre dove vorresti essere" ecco qua un'idea per tutti i nostri amici che amano la montagna. Abbiamo voluto provare un'escursione con diverse alternative, adatta sia alle famiglie sia a chi ama l'ebrezza dell'arrampicata. Da Canzo si sale in auto fino a Gajum. Ci si incammina attraversando la foresta di Canzo del demanio regionale, bellissima. In poco meno di un'ora, lungo il sentiero n. 1 oppure utilizzando il Sentiero geologico si raggiunge l'azienda agricola-agriturismo Terz'alpe. Siamo rimasti sul sentiero n. 1, che da Terz'alpe, in circa mezz'ora, sale con decisione fino all'attacco della ferrata del Corno di Canzo occidentale. Visto che a una ferrata non diciamo mai di no, abbiamo deciso di percorrerla. Piuttosto breve, non difficile, ma non banale, panoramica e molto affascinante. Adatta, con la dovuta attrezzatura (kit da ferrata, imbragatura, caschetto e guanti), anche a chi volesse cimentarsi nell'arrampicata per la prima volta. E così siamo arrivati in cima al Corno di Canzo occidentale. Il panorama è incredibile e lo sguardo si perde, rapito da tanta bellezza, tra montagne, pianura e "quel ramo del lago di Como" di manzoniana memoria. Scendendo per un ripido sentiero tra roccette (serve prudenza, ma nulla di impossibile), abbiamo raggiunto l'alpe di Pianezzo e il rifugio Sev (Società escursionisti valmadreresi). Per chi invece non amasse le ferrate basta proseguire sul sentiero n. 1 e in circa 1 ora da Terz'alpe si raggiunge l'alpe di Pianezzo. Si torna dal medesimo sentiero, ma non mancano le alternative. L'attraversamento della foresta di Canzo fino a Terz'alpe è davvero ideale per famiglie, anche con bambini piccoli, con acqua lungo il tracciato e possibilità di ristoro. Magico, per i più piccoli, l'incontro a Terz'alpe con gli animali dell'azienda agricola.