I rifugi che ci accoglieranno

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Eccole le "forti, dolci, case" della Dol, Dorsale orobica lecchese. Sono i rifugi che accoglieranno, da 13 al 16 luglio, i partecipanti alla quinta edizione de "In viaggio sulle Orobie".

1 – Il rifugio Falc si trova alle pendici del pizzo Tre Signori e precisamente in località Bocchetta di Varrone, a un’altitudine di 2.120 m. Si tratta di un piccolo rifugio, gestito da Elisa Cielok, posto tra il grigio cangiante della roccia, l’azzurro del cielo e il blu intenso delle acque del lago d’Inferno. Deve la sua costruzione all'omonima società milanese che, nel dopoguerra, tanto intensamente desiderò una propria «capanna sociale» da riuscire, con l’aiuto economico e il lavoro fisico dei propri soci, ad acquistare e successivamente ristrutturare la vecchia baita che si trovava sotto il pizzo Varrone. Nel settembre del 1949 tutti i soci che avevano creduto in quel progetto poterono festeggiare la nascita del nuovo rifugio Falc.

2 – Il rifugio Grassi, di proprietà della Sel di Lecco, è gestito da Anna Bortoletto e Amos Locatelli. Si trova in una conca esposta a sud che fa sì che anche d’inverno, nelle giornate serene e senza vento, si possa stare comodamente seduti ad abbronzarsi e godere del tepore e della tranquillità. Ha compiuto 95 anni il 31 luglio 2016. La costruzione originaria era un edificio di 60 metri quadri, costruito in ricordo dei soci Sel caduti durante la Grande guerra. Il rifugio fu distrutto il 19 ottobre 1944, durante un rastrellamento tedesco, ma fu subito ricostruito tra il 1945 e il 1946.

3 – Il rifugio Ratti-Cassin si trova ai Piani di Bobbio, a 1.670 m di altitudine. Jacopo Peccati, che è il proprietario e il gestore, propone un modo diverso di vivere il rifugio di montagna: attenzione per i particolari, comodità ed eleganza, senza perdere la propria storicità e lo stile tipico delle strutture d’alta quota. Le ristrutturazioni recentemente eseguite hanno voluto mantenere le caratteristiche distintive dello storico rifugio, esaltandone lo stile alpino e introducendo nuove particolari e nuove tecnologie con particolare attenzione al risparmio energetico e al rispetto dell’ambiente.

4 – Il rifugio Resegone è stato costruito dalla sottosezione del Cai valle Imagna. È gestito da Stefano Valsecchi ed è l’unico sul versante bergamasco del letterario omonimo monte . È nato dall'ampliamento e dalla ristrutturazione di una vecchia baita posta a 1.265 m di quota in località Croci-Pratospino, nel comune di Brumano. L’inaugurazione è avvenuta nel 2013. E' raggiungibile con un’ora di camminata da Brumano prendendo il sentiero Cai 587 che dal paese porta ai 1.875 m della vetta della montagna