ARCO DI PEGHEROLO: l'arco nella roccia !...
ad anello in solitaria nella Valle di Pegherolo da Piazzatorre il 23 luglio 2018

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ARCO DI PEGHEROLO (1680 m) ad anello in solitaria nella Valle di Pegherolo da Piazzatorre il 23 luglio 2018

Spettacolare formazione calcarea della Valle di Pegherolo, una finestra verso il cielo, dove osano camosci ed aquile.

Emozionante paesaggio, risalente al Triassico (circa 230 milioni di anni fa) dopo lunghe trasformazioni naturali, plasmato grazie agli agenti atmosferici.

L’imponente struttura geologica ha avuto origine da fenomeni di corrosione della roccia calcarea, che nel tempo hanno generato una grande cavità naturale, poi demolita e messa a vista da successive fasi erosive.

L’Arco si raggiunge da Piazzatorre, su sentieri selvaggi ed antichi, oggi rimessi a nuovo, camminando tra faggete ed abetaie secolari, cariche d’ombra e di silenzio, rotto soltanto dal canto degli uccelli, prima in saliscendi, poi in decisa, infine in ripida salita per superare gli ultimi 400 m di dislivello.

PERCORSO:

SALITA:

Piazzatorre (Piazzola, 850 m) > Largo sentiero in falsopiano per Mezzoldo (bolli bianco verdi) > Sentiero Valle di Pegherolo, versante dx in decisa salita (bolli gialli) > Sentiero Arco di Pegherolo in ripida salita, 1250 m (bolli gialli) > Arco di Pegherolo (1680 m ed oltre)>

DISCESA:

Bivio a 1250 m > Sentiero in discesa per Prati di Pegherolo e Sambior > Sentiero CAI 134 > Fontana si Sambior > Sentiero per Piazzatorre

Dislivello: positivo 1089 m; negativo -1086 m

Distanza: Km 12,81

Difficoltà: per Escursionisti allenati anche per ripida lunga salita (tratti EE opzionali in zona Arco di Pegherolo)

Tempi: complessive dalle 5 alle 6 ore in relazione al passo

Desideravo da tempo esplorare un territorio dal respiro selvaggio, alla scoperta dell’Arco di Pegherolo, visto solo in immagini di chi l’ha raggiunto a prezzo di un lungo faticoso cammino.

Bene, voglio provare, testare di persona e il 23 luglio 2018, bella giornata, dopo essermi bene documentato sul percorso, raggiunta Piazzatorre, lascio l’auto al capiente parcheggio presso l’Ufficio Turistico.

Sceso il provinciale per circa 200 m, imbocco a dx la ripida stradetta-mulattiera con indicazioni bianco verdi per Mezzoldo. Raggiunta Ca’ Piatti, in località Piazzola (850 m circa) soprastante la Chiesa Parrocchiale e il cimitero proseguo a dx sul largo sentiero-stradetta (adatta anche per MTB) seguendo le indicazioni e i bolli bianco-verdi.

(Possibile iniziare il percorso anche salendo al cimitero e, da lì, seguire le indicazioni di Alto Brembo ‘Itinerario “Da Piazzatorre all’Arco, nella Valle di Pegherolo”).

Mi addentro subito in piano nella ombrosa frescura del bosco di prevalente faggeta con tratti di abetaia. Bel sentiero ben tracciato che supera con un lungo traverso in falsopiano un caratteristico sperone conglomeratico finché giungo ad un bivio, poco oltre la Baita in località Ronchi e prendo a destra verso nord-est in piano, passando in località Malicco (932 m) con le sue baite in rudere sino ad un nuovo bivio, dove abbandono l’ampio sentiero che cala verso la Valle di Pegherolo e proseguo verso destra (bolli gialli) su quello che in graduale decisa ascesa taglia le pendici settentrionali della Costa del Taino in prevalente faggeta.

Camminando sempre nel fitto bosco i panorami sono negati, salvo fugaci sguardi verso le rocce della Corna Rossa e le località di Pegherolo e Sambior.

Il panorama invece si apre un po’ quando, attraversato il greto pietroso ed asciutto dalla Valle di Pegherolo, passo dal versante in ombra all’altro versante della valle, esposto al sole.

Splende il sole, ma camminando ancora al fresco dell’ombra del bosco, ora di prevalente abetaia, raggiunto il bivio (1250 m) imbocco a dx il sentiero per l’Arco di Pegherolo.

Mi aspettano ben 400 m di dislivello da superare in ininterrotta ripida salita su sentierino-traccia da percorrere con grande costante attenzione ai bolli gialli per non smarrire il percorso !

Superata una bastionata rocciosa con ripido traverso ascendente, superato un tratto dove il bostrico ha lasciato evidenti segni di disfacimento con abeti scheletriti, con un ultimo sforzo supero il ripido strappo finale e raggiungo l’erta radura erbosa sopra la quale si erge maestoso l’Arco di Pegherolo (1680 m).

Scatto numerose immagini, che non rendono l’effetto che provo dal vivo.

Seguendo poi un ripido impegnativo sentierino che sale, aggirando il pilastro di dx, salgo fin quasi al punto panoramico di osservazione dell’Arco dall’alto, al quale rinuncio per difficoltà e mi accontento di osservare il Monte Pegherolo alla testata dell’omonima valle.

Lasciato l’Arco, sosto poco sotto per consumare il pranzetto al sacco.

Ridiscendo poi con attenzione il sentiero principale percorso in salita fino al bivio (1250 m), dove , anziché rientrare a sx dal sentiero di salita, prendo a dx il sentiero per i Prati di Pegherolo e Sambior.Raggiunte le Baite di Sambior, al margine del prato , piegando a dx, in diagonale raggiungo la mulattiera (sent. CAI 134) che sale ai pascoli dell’Alpe Monte Cavallo.

Scendo a sx il sent. CAI 134 per una serie di svolte fino a raggiungere, oltre la fontana di Sambior con santella, il fondo della Valle di Pegherolo,dove, attraversata la valle su un ponte, percorsa per circa 200 m una strada agrosilvopastorale, prendo a dx , presso una fontana, la mulattiera per Piazzatorre.

Rientro quindi nella stradetta percorsa il mattino in andata, chiudendo qui l’anello della Valle di Pegherolo, e rientro alla Chiesa parrocchiale e al parcheggio dell’Ufficio Turistico, contento per aver testato l’anello all’Arco di Pegherolo, l’arco nella roccia!