Sulle nevi dei panoramici e soleggiati Piani dell’Avaro, ben innevati , ad anello il 5 febbraio 2019

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PERCORSO:

Dislivello in salita: 220 m, in discesa 224 m

Distanza: Km 4,50

Tempi: tre ore di cammino

Difficoltà: E

Attrezzatura: Scarponi invernali e ghette, consigliate, se gradite, le ciaspole

Partenza dal Rif. Albergo Monte Avaro (1700 m ) >Salita al dosso panoramico (1800 m circa) sul sentiero 109 -109A per il Monte Avaro-Laghetti di Ponteranica > Discesa alla Casera Foppa ( 1750 m) > Risalita ai dossi dei Piani dell’Avaro percorsi fino alla Collina della Croce (1725 m) con la cappelletta della Madonina > Discesa al punto di partenza passando accanto alla Pista di sci da fondo

Il 5 febbraio 2019, sbrigati gli impegni del mattino e a pranzo concluso, io e Susi con la sua brava amica a quattro zampe Nika, saliamo in auto da Zogno ai Piani dell’Avaro (Piazza Brembana-Olmo al Brembo-Averara-Santa Brigida-Cusio (da Cusio ai Piani dell’Avaro su strada tenuta ben pulita da neve - ticket di 2€) .

L’intenzione è di salire dai Piani (1700 m) al Monte Avaro (2088 m), ma da un primo sommario sguardo dal Rif. Monte Avaro, dove parcheggiamo l’auto, non vediamo tracce che salgano al Monte Avaro, se non una labile tracciolina di sci alpinista.

Comunque con scarponi invernali e ghette ci avviamo in direzione Monte Avaro , seguendo il percorso che porta all’imbocco dei sentieri 109-109A .

Sul primo tratto battuto dal gatto delle nevi si cammina bene, poi, poi, pur seguendo traccia di ciaspolatori, affondiamo ben bene...siamo senza ciaspole che pensiamo non debbano servire. Il manto nevoso va dai 30 ai 50 cm di neve fresca, farinosa, che richiederebbe l’uso delle ciaspole.

Raggiunto il punto più elevato sul dosso panoramico soprastante il recinto di pietre per mandrie (bareck) a circa 1800 m ci godiamo vrso sud lo splendido panorama sui Piani dell’Avaro e verso nord verso il Monte Avaro e il Triomen.

Per salire sul Monte Avaro osserviamo bene ma non scorgiamo traccia battuta, se non quella leggera di uno sci alpinista.

Accantoniamo quindi l’intenzione di salire in Avaro e pensiamo ad un bell’anello dei Piani dell’Avaro, che possiamo fare seguendo le tracce nella neve, dove presenti, pur sapendo di sicuri affondi.

Nika, felicissima di camminare ed affondare nella neve, ci segue scorazzando avanti e indietro e divertendosi con noi che la facciamo divertire buttando palle di neve che lei tenta di cogliere al volo.

Dal dosso panoramico ci abbassiamo alla Casera Foppa (1750 m) , discendendo in direttissima, a tratti non seguendo alcuna traccia, ma affondando piacevolmente nella neve.

Dalla Casera, risaliti sui dossi dei Piani, li percorriamo da nord a sud ,seguendo qui il percorso pedonale tracciato su neve battuta fino alla Collina della Croce (1725 m) , ammirando la lunga catena delle Prealpi Orobiche dal Cavallo-Pegherolo-Secco all’Arera-Menna-Alben e al Venturosa-Baciamorti.

Passiamo a salutare la Madonnina della cappelletta e il rustico crocione di legno , posto sulla Collina della Croce (1725 m) , panoramico sulla sottostante Valle dell’Olmo e verso la Valle Brembana.

Rientriamo infine, nella luce del tramondo , al Rif. Monte Avaro e ‘Al Ciàr’ fiancheggiando la pista di sci da fondo, che parte dal ‘Ristorobie’ . ben battuta e pronta per essere goduta dagli appassionati di sci da fondo.

Rientriamo al punto di partenza godendoci lo spettacolo del sole che tramonto sulle Grigne, contenti di questa piacevolissima escursione anche affondando, senza ciaspole, sulle nevi dei panoramici e soleggiati Piani dell’Avaro.

Commenti

mariolu sonzogni 5 anni, 2 mesi

grande maestro di panoramiche... molto bella quella di copertina!!

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  • Piero Gritti (www.pieroweb.com) 5 anni, 2 mesi

    Il fotografo coglie quello che il convento passa ! E stavolta l'offerta di panorami era allettante! Grazie dell'apprezzamento. Ciao