Cascate dell'Acquafraggia

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Generate dall'incrocio armonico di due valli originate dalla glaciazione, le Cascate dell'Acquafraggia richiamano, già dal nome latino "aqua fracta", una serie di salti d'acqua creati dalla continua interruzione del corso da rocce ispide che, mescolandosi con una vegetazione formano un paesaggio incantato, fino al doppio salto finale che si ramifica in mezzo ad un suggestivo castagneto per raggiungere, alla base delle cascate, un esteso tappeto verdeggiante. Le cascate, con il loro maestoso spettacolo, impressionarono anche Leonardo da Vinci che trovandosi a passare per la "Valle di Ciavenna” ne ammirò la bellezza selvaggia e le menzionò nel suo Codice Atlantico: "Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…". Il bacino dell'Acqua Fraggia, in Val Bregaglia, dà origine ad un torrente omonimo a 3050 metri d'altezza, in un punto dello spartiacque alpino dal quale scendono fiumi che sfociano nel Mar del Nord, nel Mar Nero e nel Mediterraneo. Le due cascate gemelle, con il doppio salto, si possono ammirare dal fondovalle, nell’abitato di Borgonuovo di Piuro, lungo la SS 37 del Maloja che da Chiavenna conduce a St. Moritz. Sono state dichiarate ufficialmente Monumento naturale di Regione Lombardia.