Lago Spigorel, Sponda Vaga, Rifugio Mirtillo

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In breve, dal parcheggio nella frazione Tezzi Alti si imbocca la strada forestale della val Sedornia che sale tra baite e prati entrando di seguito nel fitto bosco di abeti. Si raggiunge la Cappella di S. Carlo (1163 m) si prosegue lungo la strada forestale, ad un area pic-nic, dove arriva il sentiero che parte da Gromo, si svolta a sinistra, si prosegue fino a raggiungere i prati della località Stalle Prato di Vigna la strada svolta bruscamente a destra. Dopo circa 400 mt si abbandona la strada e si imbocca il sentiero a sinistra che sale verso nord tra prati e boschi, si raggiunge la baita Bassa Vigna Vaga (1507 m), la baita di Mezzo Vigna Vaga (1660 m). Si continua la salita fino a raggiungere la prima meta del giroil Laghetto Spigorel (1821 m).

Da qui si prosegue dritto lasciando a sinistra le indicazioni per il rifugio Mirtillo si sale lungo il sentiero che si collegherà al sentiero 401, sentiero che collega il passo della manina al rifugio albani, si cammina avvolti da montagne che sorprendono. La vista del lago salendo trasforma la visuale e lo sperone della montagna, non ricordo il nome, accanto al lago è sorprendente. Raggiunto il sentiero 401 a destra si va verso il Vigna Vaga, come nell'escursione richiamata prima, a sinistra si va verso il passo della manina. Decido di svoltare a sinistra e il sentiero, in alcuni tratti esposto richiede attenzione, mi porta verso la piana degli impianti.

Sotto di noi è ben visibile il sentiero, segnalato precedentemente, che porta al rifugio Mirtillo. Onestamente credo sia più caratteristico e panoramico il sentiero alto, richiede un piccolo sforzo per raggiungerlo e un pò di attenzione a farlo nei punti leggermente esposti, nulla di veramente pericoloso.

Dalle piste risalgo verso gli impianti e da qui, proprio di fronte ad essi, seguo una traccia evidente che mi porta alla cima dello Sponda Vaga.

Panoramico !

Scendo verso il rifugio e da qui ci sono due opzioni per la discesa.

Prima, facile, prendere le piste che riportano alla baita di mezzo Vigna Vaga (quella delle tre croci per intendersi) e da qui riprendere il sentiero dell'andata.

Seconda, difficile, restare alla destra delle piste e seguendo le tracce, spesso poco chiare, che riportano prima alla baita alta Vigna Soliva di seguito alla baita bassa. Questo è il tratto che richiede più attenzione perchè perdere la traccia è possibile. Raggiunta la baita bassa la traccia diventa sentiero e poi strada forestale, si rientra nel bosco e ci si collega al sentiero che porta al monte Cavlera, di seguito ci si ricollega alla strada forestale dell'andata.

La seconda opzione è stata la mia scelta, ma ho perso più volte la traccia, tenendo dei punti di riferimento (il torrente, la baita sia quella alta che la bassa), non ho mai avuto la sensazione di essermi perso.

La prima opzione è quella più tranquilla.

Conclusioni. La Val Sedornia regala sempre sorprese e meraviglie.