PIANI d’ARTAVAGGIO-MONTE SODADURA (2011 m) innevato da Bonetto (Taleggio)-22genn24

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PERCORSO

Difficoltà: E (escursionisti ) fino ai Piani di Artavaggio, EE (esc. esperti) la salita del Sodadura su neve

Dislivello: in salita 951 m, in discesa -858 m

Distanza: km 11

Tempo richiesto: h 5/6

Appoggi: Rifugi Sassi-Castelli e Casari ai Piani d’Artavaggio (se aperti)

Attezzatura: scarponi invernali, ramponi-anche ramponcini

Salita:

Bonetto di Pizzino (1100 m) > Sentiero 150 – Piani d’Artavaggio (1650 m) > Monte Sodadura (2011 m-giunti alla quota 1950 per passaggio difficile su rocce con ghiaccio)

Discesa

Medesimo percorso di salita in senso inverso

Lunedì 22 gennaio 2024 con previsioni meteo buone, io e mio figlio Raffaele, che sale in Sodadura per la prima volta, saliamo in auto in Val Taleggio fino a Pizzino, dove, pagato il ticket di 2€ , raggiungiamo in auto Bonetto (1100 m). Percorso un tratto di strada sterrata agrosilvopastorale, giunti all’incrocio col sentiero 150 , risalente da Reggetto di Vedeseta, lo imbocchiamo sulla destra e lo percorriamo nel bosco per poi uscirne, percorrere un altro tratto di sterrata e rientrare nel sent. 150 , seguendo la nuova segnaletica, risalire pratoni, passando presso baite in disuso e ormai rudere. Rientrati oltre i prati nel bosco, il sentiero è coperto da neve anche dura, per cui calziamo i ramponcini.

Passando anche presso due sorgenti-fontana d’acqua, raggiungiamo l’ex Albergo-Sciatori, superando un ripido strappetto finale e siamo ai Piani di Artavaggio (1650 m). Ora il panorama innevato si apre verso i piani con l’ex-albergo Sciatori, i Rif. Sassi-Castelli (1647 m) e Casari (1638 m) e la Chiesa di Maria Santissima Madre della Chiesa oltre la quale si innalza la bella cima piramidale del Monte Sodadura (2011 m).

Il cielo si mantiene poco-parzialmente nuvoloso per velature che a tratti coprono il sole che , presente, si gode volentieri.

Proseguiamo per il Sodadura, salendo lungo la cresta sud ovest, ricoperta di neve piuttosto dura, per cui proseguiamo con i ramponcini.

Saliamo con calma seguendo le tracce di chi ci ha preceduto, ammirando il panorama.

Giunti all’impegnativo passaggio tra rocce, cosparse anche di ghiaccio (a circa 1970 m di quota), nel timore di non riuscire a superare il passaggio, stiamo in sicurezza e decidiamo di rinunciare per stavolta a raggiungere la vetta.

La Madonnina di vetta la osserviamo con lo zoom !

Scendiamo un po’ e trovato un bel dosso panoramico ci fermiamo per goderci, insieme al panorama, anche un buon pranzetto al sacco e un po’ di relax, godendoci anche il tepore del sole.

Quando il sole si nasconde dietro velature estese e il freddo si fa sentire, scendiamo, ben coperti, godendoci comunque il bel panorama verso i Piani di Artavaggio, il Resegone, le Grigne, lo Zuccone Campelli e la Cima di Piazzo.

Scesi ai Piani andiamo a visitare la bella chiesa di Maria Santissima Madre della Chiesa per poi rientrare a Bonetto ripercorrendo il sent. 510 fatto in salita, andando inoltre a percorrere per la prima volta il sent. 510B che scendendo nel fondo valle supera il torrente con una passerella (purtroppo non ben protetta da passamano e impercorribile con ghiaccio !) ci riporta sulla strada agrosilvopastolorale a soli 10 minuti da Bonetto.

Nonostante il mancato raggiungimento della cima del Sodadura , l’escursione ci ha soddisfatto per i panorami goduti !