LE LUCI DELL'INVERNO
Si è ormai giunti all’ultimo numero di Orobie del 2012, l’anno dei Grandi sentieri di Lombardia ed è proprio con un altro grande sentiero che apriamo il numero di dicembre, un sentiero che coincide con la dorsale del Triangolo lariano e, in due tappe, collega Como a Bellagio. Il percorso non tocca cime elevate, ma i panorami sono ampi e non hanno nulla da invidiare ad altre mete. Il risultato è un gran bel racconto e il merito, come sempre, va al fotografo Mauro Lanfranchi che, oltre a conoscere a fondo il territorio, sa coglierne le prospettive migliori, mentre Albano Marcarini, autore del testo,ci accompagna con competenza e il respiro del giornalista appassionato alla scoperta dello stesso itinerario. Il nostro personaggio di dicembre, invece, è Mario Panzeri che, lo scorso maggio, grazie alla sua immensa passione e a una grande tenacia, ha saputo realizzare il sogno della sua vita: scalare tutti i 14 ottomila senza ossigeno. Dalla Valle Seriana, in particolare da Valcanale, arrivano poi le fotografie di Luca Merisio che, a parole e per immagini, riesce a restituirci la bellezza della neve. La stessa che Carlo Caccia e Mauro Lanfranchi ci raccontano con il servizio sull' Alpe Léndine, in Valchiavenna, quota 1700: in genere qui il manto è abbandante e, in occasione, della loro escursione superava abbondantemente il metro. L'ideale per un’escursione con sci o con ciaspole, sempre prestando attenzione ai pericoli che l'inverno comunque può riservare. E stremamente interessante e “appetitoso” il servizio di Silvia Tropea Montagnosi che per dicembre ci propone una simpatica alternativa per il cenone di Natale: invece di trascorree ore e ore ai fornelli con la preoccupazione di non accontentare amici e parenti, acquistare il pacco con le pietanze già pronte dei fratelli Fagioli, titolari della storica trattoria Via Vai di Ripalta Cremasca. Insomma, un ottimo modo per ottenere comodità e qualità sotto le feste, un periodo spesso ricco di impegni e avvenimenti. Il 2012 di Orobie si chiude a Villa di Chiavenna dove le donne del paese si impegnano in un’impresa particolare: realizzano con la cartapesta gli oltre cento personaggi di un grande presepe che durante tutto il periodo natalizio anima le vie dell’antico borgo. Un lavoro lungo e faticoso dal quale però le parrocchiane traggono molte soddisfazioni.
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