Articolo

OROBIE DA RE

28 Dicembre 2012 / 15:51
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Scritto da Redazione Orobie
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OROBIE DA RE

28 Dicembre 2012/ 15:51
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Scritto da Redazione Orobie

Se la Presolana a buon diritto è chiamata la «regina» delle Orobie, il pizzo Coca con i suoi 3.050 metri non è da meno e può vantare il titolo di «re» delle Alpi bergamasche. Oltre che più accessibile, la prima è considerata anche più fotogenica, ma per quanto riguarda il Coca l'obiettivo di un noto fotografo, Mauro Lanfranchi, è riuscito a svelare che anche questa montagna non è da meno. Basta sfogliare le pagine del numero di gennaio di Orobie: copertina e articolo d’apertura mettono in evidenza il fascino invernale del Coca. Lanfranchi gli ha dedicato un bel po’ di giornate per fotografarlo nei suoi più vari aspetti. Un omaggio al Coca al quale è dedicato il primo di dodici articoli (uno al mese) sulle più belle montagne di Lombardia. E anche un omaggio a Mario Merelli, il grande alpinista di Lizzola scomparso lo scorso mese di gennaio. Mario era un innamorato delle montagne, ma per il Coca aveva una passione speciale. Nell'articolo sul Coca, con testo di Maurizio Panseri, Orobie riserva uno spazio speciale a Merelli e al rifugio che ha preso il suo nome. Dalle nevi del Coca a quelle della Val Tartano. La nota rivista ha ben presente il desiderio di tanti appassionati che, non appena arriveranno le giornate favorevoli, metteranno le ciaspole ai piedi per andare alla scoperta dello straordinario spettacolo delle montagne innevate. Con la sua quiete e il suo isolamento la Val Tartano è una delle mete preferite. Ed è ancora Mauro Lanfranchi con il suo obiettivo a svelare le bellezze di un itinerario che sale all’alpe Torrenzuolo. Montagna, ma non solo. È una delle caratteristiche di Orobie che si propone di far conoscere la Lombardia nei suoi aspetti più vari: dal falò della Motta, a Varese, con il quale viene tramandata un'antica tradizione legata alla festa di Sant'Antonio abate, allo spettacolo del lago di Montorfano interamente ghiacciato. E poi ancora: un'altra tradizione legata a Sant'Antonio con gli speciali ravioli di Esino Lario e la storia dei fratelli Mauro e Ivano Sonzogni orologiai di Almè, che aggiustano tutti gli orologi, compresi quelli da torre.