Al Museo civico di Scienze naturali Caffi di Città Alta, a Bergamo, è possibile visitare in queste settimane ciò che resta del Cymbospondylus, uno dei più grandi predatori marini risalente al Triassico e appartenente alle specie degli ittiosauri. Un reperto affascinante che racconta del grande mare da cui un tempo era sommerso il territorio bergamasco. Ciò che i ricercatori hanno ritrovato sono quattro vertebre appartenenti alla coda dell’ittiosauro; una scoperta importantissima che ha consentito di approfondire le conoscenze su questa remotissima specie. Innanzitutto, dalle quattro vertebre i ricercatori hanno potuto ricostruire l’aspetto dell’animale, aiutandosi anche con comparazioni di esemplari ritrovati in altre zone d’Europa. Ma il ritrovamento permette anche di capire come fosse il territorio bergamasco milioni di anni fa; come si diceva l’ittiosauro visse negli antichissimi «mari bergamaschi» i cui fondali formano oggi la catena montuosa delle Orobie.