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MEROI E BENNET, SORIA E URUBKO SUL KANGCHENJUNGA. CONFORTOLA RINUNCIA

19 Maggio 2014 / 00:00
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Scritto da Redazione Orobie
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MEROI E BENNET, SORIA E URUBKO SUL KANGCHENJUNGA. CONFORTOLA RINUNCIA

19 Maggio 2014/ 00:00
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Scritto da Redazione Orobie

Kangchenjunga, sabato 17 maggio è stato il giorno della vetta, raggiunta o mancata di poco.
Il primo a raggiungere gli 8586 metri della cima è stato l'alpinista spagnolo 75enne Carlos Soria, al suo dodicesimo ottomila. Tra le spedizioni che hanno affrontato la terza montagna più alta del mondo dalla parete Nord, ha avuto successo Denis Urubko. I compagni Adam Bielecki, Alex Txikon e Dmitri Sinev hanno dovuto fermarsi a quota 8350 metri. Alla stessa quota, ormai a poche centinaia di metri, ma sul versante Sud, anche Marco Confortola ha deciso di rinunciare. Lo scalatore valtellinese ha raccontato di essere partito tardi e di aver sofferto per un dolore al fianco provocato da una botta. Del suo gruppo solo il valdostano Marco Camandona, ha potuto festeggiare il raggiungimento della cima.
In vetta anche Nives Meroi e Romano Benet. Un bellissimo ritorno sulle montagne più alte della terra per i coniugi dell’alpinismo italiano, che con questo raggiungono il loro dodicesimo ottomila senza ossigeno. Proprio sul Kangchenjunga, nel 2009, Bennet si era sentito male. Al ritorno a casa gli era stata diagnosticata un’aplasia midollare, che lo ha costretto a lunghe cure. Per questo il successo sul Kangche ha per la coppia di alpinisti un valore ancora più grande.