ALPE CORTE, SALTA L'ACCORDO PER LA STRADA
Salta l'accordo per la sistemazione della strada della Corte che sale da Valcanale di Ardesio al rifugio Alpe Corte. Il comune e il Cai avevano proposto la creazione di un consorzio tra i numerosi proprietari dei terreni attraversati dal tracciato. I proprietari però hanno disertatato l'assemblea di costituzione: presenti i rappresentanti di 300 millesimi contro gli 800 necessari a dar vita alla nuova realtà.
Adesso la situazione si complica in quanto l'amministrazione comunale aveva posto come condizione per il finanziamento pubblico, la nascita del consorzio. Quindi niente fondi e ogni proprietario dovrà occuparsi in prima persona della messa in sicurezza del proprio tratto di strada. Fino a quando i lavori non saranno eseguiti, il comune dovrà far rispettare il divieto di transito e installerà una sbarra. Soltanto i proprietari avranno la chiave.
Parlare di strade in montagna scatena sempre pareri contrastanti. In questo caso ha prevalso l'opposizione dei diretti interessati: i proprietari. Ma proprio all'Alpe Corte la creazione di un percorso più facile (magari meno bello e "naturale", ma più sicuro), avrebbe avuto uno scopo nobile. Il rifugio è il primo, tra quelli del Cai senza barriere architettoniche e attrezzato per ospitare persone con disabilità. Anche l'intervento sulla strada andava nella direzione di sviluppare progetti di accoglienza e inclusione in montagna.
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