Anche il ghiacciaio Fellaria, situato nell’alta Valmalenco, in provincia di Sondrio, a quota 2.500 metri, si trova in stato di sofferenza. Per arrivarci, occorre percorrere il sentiero glaciologico Luigi Marson che ha visto negli ultimi anni un notevole incremento di visitatori.

 La fronte del ghiacciaio ha subito drammatici cambiamenti negli ultimi tre anni e i pericoli derivati dai crolli di ghiaccio dalla falesia frontale sono cresciuti. Contestualmente, la spettacolarità del luogo e il naturale desiderio di avvicinarsi il più possibile al ghiacciaio spingono sempre più spesso moltissimi escursionisti oltre il termine dell’itinerario segnalato, fino alla fronte glaciale o sulla superficie stessa. Questo ha portato a un aumento di comportamenti potenzialmente auto-lesionistici provocati da una scarsa conoscenza e consapevolezza dei pericoli connessi all’ambiente di alta montagna e all’ambiente glaciale.

Il sindaco di Lanzada, nel cui territorio rientra il ghiacciaio, Cristian Nana, invita caldamente gli escursionisti ad approcciare il sentiero per il Fellaria in scienza e coscienza. Mettendo le mani avanti Nana, conscio del livello di interesse suscitato dallo spettacolo naturale, in collaborazione con il Servizio glaciologico lombardo ha disseminato il tracciato che vi conduce con “alert” sotto forma di cartelli sul come comportarsi una volta raggiunta la meta. La cartellonistica è disposta ai parcheggi di Alpe Gera e di Campo Moro, sotto il muraglione della diga e in fondo allo sbarramento di Campo Moro. Gli escursionisti sono quindi informati circa i pericoli da evitare lungo il sentiero, però a questo punto verrà collocato un ennesimo cartello anche al termine del percorso stesso, poiché si reputa che l’escursionista si concentri di più sul messaggio una volta raggiunto il traguardo.

Nana, in contatto con gli accompagnatori di media montagna e, in generale, con persone competenti assicura che, al momento, non si sono prodotte autentiche criticità, ma si dice convinto che sia meglio prevenirle. Lancia inoltre un messaggio alle persone che affrontano la salita in modo spensierato ricordando che, primo, il sentiero d’accesso è connotato con “E”, cioè di grado di difficoltà escursionismo, e a tratti persino “EE”, per escursionisti esperti. Quindi occorre regolarsi di conseguenza e se si vuole continuare a usufruire del fenomeno naturale in libertà, bisogna stare attentamente alle regole, ben esplicite in italiano e in inglese.