Articolo

SAVOGNO: IL BORGO MEDIEVALE FANTASMA

20 Luglio 2023 / 16:14
0
0
1883
Scritto da Ezio Cairoli
Articolo

SAVOGNO: IL BORGO MEDIEVALE FANTASMA

20 Luglio 2023/ 16:14
0
0
1883
Scritto da Ezio Cairoli

Savogno è un piccolo borgo medievale in provincia di Sondrio, nel comune di Piuro, appena sopra le Cascate dell’Acquafraggia, nel gioiello verde della Valchiavenna.

Questo suggestivo villaggio alpino si trova a 932 metri d’altezza, incorniciato da paesaggi mozzafiato ed arroccato su un terrazzo naturale, che testimonia la grande bellezza dell’antica vita rurale.

Il borgo ha origini medievali e ancora oggi conserva le caratteristiche dell’architettura rurale spontanea (loggiati in legno e mura in pietra) ed è caratterizzato da vicoli, da stradine a ciottoli e dalla natura incontaminata.

Un particolare interessante e curioso è la distinzione netta tra le stalle e le abitazioni a più piani.

Era un punto di transito obbligatorio per coloro che si recavano a Coira (Svizzera), capitale delle Tre Leghe Grigie.

È stato definitivamente abbandonato nel 1968, a seguito di uno spopolamento progressivo degli abitanti del villaggio, che avevano l’esigenza di trasferirsi nei paesi più a valle, facilmente accessibili.

Però, in estate alcuni dei vecchi residenti tornano a viverci.

Annoverato tra i luoghi “fantasma”, è diventato una meta turistica molto amata dai turisti e dagli escursionisti, che soggiornano nel periodo estivo in un rifugio di recente costruzione.

Visitiamo l’antica chiesa parrocchiale, dedicata ai santi Antonio Abate e Bernardino da Siena e consacrata nel 1465.

Il campanile è uno dei pochi della Val Bregaglia a conservare nei secoli le forme rinascimentali.

Al suo interno sono custoditi interessanti affreschi del periodo.

Invece, nella parte alta del paese ammiriamo una fontana pubblica seicentesca, che risale ai tempi delle prime cure igieniche contro la peste manzoniana.

Coloro che volessero raggiungere il paese, devono lasciare l’automobile in garage perché il paese non è collegato da strade, ad eccezione della Bregalone-Savogno, a transito limitato (è necessario chiedere al comune di Piuro un pass speciale).

Bisogna avventurarsi attraverso una bellissima mulattiera in pietra, che inizia presso la località di Sarlone a Borgonuovo di Piuro.

Prima d’intraprendere la salita, sostiamo davanti le spettacolari Cascate dell’Acquafraggia, la cui acqua è stata una fonte per lo sviluppo del borgo.

Il loro spettacolo maestoso ha impressionato anche Leonardo da Vinci, il quale le descrisse nel Codice Atlantico (“Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere” - “Tutt’attorno lo sguardo si ritrova ad abbracciare gli antichi terrazzamenti, un tempo coltivati a vigneto”).

In località “Stalle dei ronchi”, a 590 metri d’altezza, ammiriamo una fontana caratteristica del 1869, costituita da tre vasche in pietra.

Qui possiamo effettuare una breve deviazione, dove possiamo raggiungere un edificio interamente in pietra, dove all’interno è presente un torchio di vino gigante del 1706.

Un altro luogo di notevole interesse, lungo il sentiero principale, è una cappella, situata in una zona panoramica, da cui osserviamo dall’alto l’area dove un tempo sorgeva l’antico borgo di Piuro, che il 4 settembre 1618 fu distrutto da una frana.

Da qui, per raggiungere Savogno, restano ancora 200 metri di dislivello.

La fatica dei 2886 gradini, che si inoltrano nel bosco, è ripagata da un posto magico che conserva un fascino fuori dal tempo.