È iniziato il cammino dell’accompagnatore di media montagna bergamasco sulle nostre vette per raccogliere rifiuti e sensibilizzare sull’impatto che ogni nostro passo ha sull’ambiente. Ecco le foto di ciò che sta mettendo nei suoi sacchetti e degli incontri con i rifugisti che sono al suo fianco.

Neppure il maltempo che ha caratterizzato il secondo giorno, venerdì 30 giugno, sta bloccando il cammino di Sergio Pezzoli con il suo progetto «Leave no trace», vale a dire percorrere il Sentiero delle Orobie «Senza tracce». In pratica, nei cinque giorni da Ardesio (Bergamo) ad Ardesio facendo tappa dei rifugi, da giovedì 29 giugno a lunedì 3 luglio, cammina raccogliendo i rifiuti abbandonati e sensibilizzando escursionisti e alpinisti a ridurre il loro impatto ambientale.

Fin dai primi passi dopo la partenza, alle 7 di giovedì 29 giugno dal municipio di Ardesio, Pezzoli si è imbattuto in un bel po’ di sporcizia lasciata lungo i sentieri. «Ormai non metto nemmeno via la pinza telescopica – commenta a Orobie l’accompagnatore di media montagna, 45 anni, di Cazzano Sant’Andrea (Bergamo), ambassador Aku – perché è un continuo trovare roba. Non faccio neppure 200 metri senza raccogliere fazzoletti. E siamo all’inizio della stagione escursionistica, con ancora poche persone in giro».

Pezzoli nel primo tratto di cammino è stato affiancato dalla moglie Marianna Campana e dalla figlia Chiara di 15 anni. A casa, a fare il tifo per lui, è rimasta Maria, di 11. Qui trovate alcune immagini delle prime due giornate. A cominciare dall’esordio da Ardesio, quando il camminatore solitario ha raggiunto Valcanale e il rifugio Alpe Corte, dove ha lasciato un primo sacchetto con i rifiuti raccolti.

Quindi di nuovo in marcia, per il passo Laghi Gemelli e l’arrivo finale, dopo circa 18 chilometri e un dislivello positivo di 1.700 metri e 300 negativi, al rifugio Laghi Gemelli. Anche in questo caso con la consegna di quanto messo da parte ai gestori. «Pensavo di trovare un ambiente più pulito – dice ancora a Orobie Sergio Pezzoli –, purtroppo. E pensare che qualcuno ha commentato i miei post in Facebook sostenendo che nelle nostre montagne non c’è spazzatura in giro».

A caratterizzare la seconda giornata, giovedì 30 giugno, il maltempo, tra pioggia e nebbia. Circa 22 i chilometri sulla tabella di marcia (dislivello 1.600 positivo e 1.300 negativo), per coprire la tratta rifugio Laghi Gemelli, rifugio Calvi, passo di Valsecca e arrivo al rifugio Brunone.

Sabato 1 ripartenza dal rifugio Brunone per Ol Simal, rifugio Coca, passo del Corno e arrivo al rifugio Curò, per un totale di circa 12 chilometri e un dislivello positivo di 1.100 metri e negativo di 1.500. 

Domenica 2 luglio Sergio Pezzoli tocca, con partenza dal Curò, i passi della Manina e Fontanamora, per concludere la fatica all’Albani. Sono 18 chilometri, con dislivello positivo di 1.200 metri e negativo di 1.100. 

Infine, lunedì 3 luglio, dal rifugio Albani in marcia per le baite del Moschel, Colle Palazzo e arrivo nel primo pomeriggio ad Ardesio, dopo 15 chilometri con un dislivello positivo di 400 metri e negativo di 1.700.