Lutto tra gli appassionati di alpinismo per la morte di Fabio De Marco e Luca Laurin sul Piz de Grevasalvas in Engadina.

I due alpinisti erano molto conosciuti nel mondo della montagna: Fabio De Marco 41enne residente a Rezzago, era istruttore di sci alpinismo della Scuola Alto Lario e socio del Cai Asso; Luca Laurin, 42 anni, di Lissone era socio del Club alpino della sua città. Il giorno di Sant'Ambrogio i due sono stati travolti da una slavina mentre si trovavano sul Piz de Grevasalvas in Engadina. Con loro c'era Gabriele Mariani, 32 anni di Novedrate, esperienze alpinistiche internazionali alle spalle, che si è salvato perché si trovava a qualche metro di distanza dai due compagni di cordata. L'amico ha subito dato l'allarme e ha a lungo scavato per cercare i due nella neve. Quando Luca Laurin è stato estratto dai soccorritori, era già morto; Fabio De Marco è stato invece portato in gravissime condizioni all'ospedale di Coira, nei cantone dei Grigioni, dove è spirato il giorno seguente. 

Secondo i rilievi eseguiti in seguito al tragico incidente, il distacco di un lastrone di ghiaccio a quota 2.850 metri avrebbe innescato la valanga caduta per oltre duecento metri lungo il versante nord della montagna.

In attesa dell'ultimo saluto delle due vittime, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio. Anche il presidente generale del Club alpino italiano, Antonio Montani, ha espresso «vicinanza alle famiglie dei nostri soci, interessate da questa tragedia». «In questo inizio di stagione non possiamo far altro che raccomandare la massima prudenza - ha detto Montani - ricordando che l'ambiente innevato è quello più imprevedibile. Un ambiente nel quale anche le persone più esperte e preparate possono essere coinvolte in incidenti e perdere la vita».