Sulle montagne bergamasche nuovi punti di controllo: una breve ma importante tappa prima di mettersi in cammino con gli sci o le ciaspole. 

Ai punti di controllo si può innanzitutto verificare il funzionamento del proprio Artva, prima di partire per un'escursione. Ma i cartelloni forniscono anche indicazioni sulle scale di pericolo legate alle condizioni della neve e, attraverso un Qr code, è possibile scaricare il bollettino valanghe dell'Arpa.

Sono dunque presidi di sicurezza che invitano a fare un check delle proprie attrezzature e delle condizioni dell'ambiente. Negli ultimi anni ne sono stati istituiti diversi, sulle montagne bergamasche, proprio all'imbocco dei principali sentieri. L'ultimo a Colere, alla partenza del percorso per il rifugio Albani, realizzato  grazie al Cai di Bergamo e alla sottosezione del Cai di Brignano con la collaborazione degli stessi rifugisti. Recente anche quello ai Fondi di Schilpario, mentre esistono già da alcuni anni quello a Valcanale, verso il rifugio Alpe Corte;  e a Roncobello in corrispondenza della strada per Mezzeno.

«L’intenzione - sottolinea Dario Nisoli, presidente del Cai Bergamo - è quella di promuovere ulteriormente l’installazione di questi punti di controllo proprio per sensibilizzare gli escursionisti sulla necessità di non avventurarsi su terreni innevati senza disporre dell’attrezzatura per l’auto soccorso in caso di valanga. Tra le località dove ci piacerebbe vedere altri checkpoint c’è sicuramente la zona del Calvi, quella del Formico e quella del Gherardi».