Itinerario T

Zogno, sulla Via delle castagne

  • Escursionismo
  • 1 ore 45 minuti
09 Novembre 2018 / 10:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Zogno, sulla Via delle castagne

09 Novembre 2018/ 10:00
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Zogno, sulla Via delle castagne

09 Novembre 2018/ 10:00
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Una «Via delle castagne» a Zogno (Bergamo), in Valle Brembana, per far conoscere questo frutto e l’importanza della castanicoltura, che ha avuto un grande ruolo per la sopravvivenza di una larga parte di popolazioni montane e prealpine, compresa questa zona della Bergamasca.

La «Via delle castagne» è un sentiero didattico per famiglie e scuole per scoprire con occhi diversi un versante prealpino e il suo clima, una selva di castagne con il suo sottobosco. Durante il tragitto vengono presentati le caratteristiche di questo frutto, del castagno e del riccio, i possibili utilizzi in cucina, il suo mondo naturale. Basti pensare al miele di castagno che ha una stagionalità primaverile, agli insetti che abitano le selve.


Questa «Via» è pure l’occasione per riscoprire il fascino del borgo rurale di Piazza Martina, alle pendici del Canto Alto, con antiche costruzioni di stampo medievale. Il sentiero è di facile percorrenza. Il Canto Alto in passato, oltre a essere punto di osservazione sulle vie di comunicazione, ha avuto un ruolo importante per l’approvvigionamento di legname e frutti per la popolazione non soltanto di Zogno. Le selve di castagni restano a un’altitudine più elevata che gli esperti di trekking possono percorrere facilmente. Il sentiero segnalato invece è un antico collegamento con la via Mercatorum.

Si consiglia la partenza da Piazza Martina, una contrada di Zogno. Sorpassata la piazza si svolta a destra e si imbocca il sentiero che costeggia un ruscello. Pochi metri e si può leggere il primo dei 9 cartelli didattico-informativi sulla castagna. Sul percorso ci si lascia affascinare dagli scorci di paesaggio che si possono vedere da alcuni angoli dove gli alberi si fanno più radi. Il sagrato della cappella di Sant’Antonio abate è un punto panoramico per ammirare la Corna Rossa, una cornice naturale che racchiude milioni di anni di formazioni geologiche. A due passi c’è una fonte d’acqua un tempo considerata curativa.

Alla fine del sentiero si esce dal bosco a Poscante. Svoltare a sinistra lungo la strada comunale e scendere fino alla curva prima del campo parrocchiale. A destra si trova l’imbocco del sentiero che giunge a Castegnone. Quest’ultimo tratto ha un dislivello più impegnativo.

A Castegnone i boschi di castagno erano floridi e fra le case sorgevano i secadùr (essiccatoi), piccoli edifici in pietra indispensabili per la preparazione delle castagne affumicate chiamate biligòcc. Le donne hanno ripristinato gli antichi secadùr della contrada, riportando in auge la preparazione dei biligòcc in essiccatoi che sono visitabili su prenotazione.

Da Piazza Martina a Poscante il dislivello è minimo e l’itinerario facile, anche per principianti; più impegnativo da Poscante a Castegnone. Il tempo di percorrenza è di 1,45 ore. Abbigliamento da trekking.