Itinerario EE

Sul pizzo Paglia dal bivacco Zeb

  • Escursionismo
  • 8 ore
19 Giugno 2020 / 14:15
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2
10679
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Sul pizzo Paglia dal bivacco Zeb

19 Giugno 2020/ 14:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Sul pizzo Paglia dal bivacco Zeb

19 Giugno 2020/ 14:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Saliamo al bivacco Zeb, costruito all’avert di Muggiolo in ricordo di Flavio Muschialli dagli amici del Club alpino italiano e del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico di Dongo. Siamo in provincia di Como, sulla sponda occidentale del lago, e da lì raggiungiamo i 2.593 metri del pizzo Paglia, sulla dorsale di confine con la Svizzera. Qui si possono ammirare scenari che si perdono a vista d’occhio e fioriture da giardino botanico.

L’escursione è tratta dalla rivista Orobie di giugno 2020. Il reportage che racconta la salita al Paglia è «Il bivacco sull’alta via», con i testi di Ruggero Meles e le fotografie di Paolo Ortelli.

A Gravedona seguiamo le indicazioni per Dosso del Liro. Oltrepassato l’abitato procediamo per il Pian delle Castagne (890 metri), dove troviamo un ampio parcheggio. È possibile proseguire ulteriormente con i mezzi, su percorso cementato, fino alla località Caiasco (1.019 metri). È da qui che ci incamminiamo su un tracciato che porta in località Foppa (1.126 metri). Vi si trovano i ruderi di un’ex caserma della Guardia di finanza distrutta da una valanga nel 1918. Si continua l’escursione oltrepassando il torrente Liro sul ponte di Madri e arrivando all’alpe omonima, a quota 1.325 metri.

Il sentiero, che percorre la valle del Dosso, indicato da ometti di pietra e dai bolli bianchi e rossi della nuova segnaletica, ci guida, attraversando in un paio di punti il torrente, all’alpe Mugium (1.582 metri). Risaliamo ora il ripido versante sudest della valle di Muggiolo e giungiamo al bivacco Zeb (1.954 metri). 

Procedendo in direzione nord, superiamo una cinquantina di metri di dislivello e ci immettiamo sull’Alta via del Lario. La seguiamo fino a raggiungere la Schiena di Mogn, sperone roccioso che viene superato con un tratto attrezzato.

Dopo un’ora di cammino dal bivacco eccoci ai ruderi dell’alpe Mogn (1.940 metri). Ignoriamo, lasciandola alla nostra sinistra, la via che conduce al Mater de Paia e, per magri pascoli e pietraie, continuiamo in direzione nordovest verso la bocchetta di Portula (2.454 metri). Ci portiamo alla sua quota superando un ripido pendio e avanziamo tra articolate e solide rocce lungo il versante sud dell’anticima del pizzo Paglia (2.550 metri).

Siamo sulla dorsale del confine italo-svizzero. La cresta per la vetta, che è in territorio elvetico, volge a nordovest. La si affronta con facilità, incontrando a metà un esposto passaggio di III grado di difficoltà. L’utilizzo di una corda è consigliato. Oltrepassato l’intaglio si guadagna in breve la vetta del pizzo Paglia (2.593 metri).

Per il rientro, arrivati all’alpe Mogn evitiamo di percorrere a ritroso il tratto attrezzato dell’Alta via del Lario, ma scendiamo per tracce di sentiero fino a riattraversare la Schiena di Mogn e riportandoci, più in basso, sull’itinerario che scende dal bivacco Zeb.