Itinerario E

Gleno, passi nei luoghi della memoria

  • Escursionismo
  • 3 ore
01 Dicembre 2023 / 20:15
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1594
Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Gleno, passi nei luoghi della memoria

01 Dicembre 2023/ 20:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Gleno, passi nei luoghi della memoria

01 Dicembre 2023/ 20:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

Si conclude ai ruderi della diga del Gleno, in valle di Scalve, angolo della Bergamasca al confine con i monti della Valtellina e della provincia di Brescia, la serie di reportage che la rivista Orobie ha dedicato nel corso del 2023 al tema «Energia lombarda». 

È stato un percorso di avvicinamento a questi giorni in cui si ricorda il centenario del tragico crollo dell’1 dicembre 1923. Le pubblicazioni hanno preso le mosse dall’Adda e, nei 12 mesi, hanno toccato le varie province della nostra regione e raccontato gli impianti idroelettrici sorti lungo i fiumi, i laghi e le vallate. Proprio fino ad arrivare all’appuntamento di dicembre con il servizio a cura di Ruggero Melescon le fotografie di Marco Mazzoleni dal titolo «Bellezza e tragedia».

Inevitabile il ricordo del crollo della diga appena costruita. Sei milioni di metri cubi di acqua precipitarono a valle e travolsero tutto. Il disastro provocò quasi 400 vittime e distruzione, tanto che i segni sono visibili pure oggi. Come i monconi del muraglione, terribile monito per il futuro, oggi meta o tappa di gite ed escursioni.

Molti sono i percorsi per raggiungere i resti della diga del Gleno da Vilminore di Scalve. Nel periodo invernale vanno verificate le condizioni dei sentieri per quanto riguarda ghiaccio e neve

Consigliamo un semplice itinerario ad anello che permette di arrivare a ciò che rimane della costruzione partendo da Bueggio (1.052 metri). Seguiamo le indicazioni del sentiero 410 Cai che sale a sinistra del torrente Gleno


Raggiungiamo la località Ponte del Gleno e osserviamo delle «Marmitte dei giganti»Entriamo nel bosco e in circa 1,30 ore siamo ai ruderi della digaSuperata una costa, appare la muraglia in parte distrutta (1.550 metri). Dei cartelloni distribuiti lungo il cammino aiutano a ricordare la tragedia, ma è soprattutto la vista da vicino delle arcate rimaste in piedi e dell’apertura lasciata dal crollo a far capire quanto accadde il 1° dicembre 1923.

Il cammino è adatto anche alle famiglie e supera un dislivello di 498 metri. Si incontrano due punti di avvistamento faunistico e, per gli aspetti geologici, depositi detritici di verrucano lombardo e i segni dell’abrasione sulle rocce lasciati dai ghiacciai. Vale la pena di incamminarsi lungo la piana e ammirare la vallata che porta al passo di Belviso (2.518 metri), tra la splendida cornice dei monti Gleno (2.882 metri) e Tornello (2.687 metri). A poca distanza dai resti della diga è possibile rifocillarsi a un piccolo punto di ristoro (va verificata l’apertura). 

Proponiamo di scendere per il panoramico sentiero 411 fino a Pianezza e da lì tornare a Bueggio chiudendo l’anello. Per imboccare il 411 dal Gleno, si attraversa la piccola diga ancora in funzione e ci si incammina lungo il sentiero pianeggiante e a tratti scavato nella roccia. Arrivati alle condotte idriche, il percorso si fa più ripido e scende rapidamente a Pianezza. Attraversiamo la piazzetta e, dopo qualche centinaio di metri sulla strada, al primo tornante imbocchiamo il sentiero che riporta a Bueggio.