Itinerario MS

Scialpinismo ed emozioni sul monte Rocca

  • Scialpinismo
  • 2 ore
15 Dicembre 2023 / 20:15
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Scritto da Redazione Orobie
Itinerario

Scialpinismo ed emozioni sul monte Rocca

15 Dicembre 2023/ 20:15
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Itinerario

Scialpinismo ed emozioni sul monte Rocca

15 Dicembre 2023/ 20:15
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Scritto da Redazione Orobie

Il percorso

La neve quest’anno, fortunatamente, non si è fatta attendere. E allora, prestando la consueta attenzione alle condizioni meteo, si può già fare dare il via alla stagione delle pelli di foca.

Una prima proposta arriva da Orobie che a dicembre propone un itinerario sulle pendici del monte Rocca in alta Valtellina, in provincia di Sondrio grazie al testo e le foto di Giacomo Meneghello

«Siamo a Trepalle, alle porte di Livigno, una delle zone più fredde delle Alpi - scrive l’autore -. E quindi anche con una certa garanzia di trovare sempre la neve. Sono salito molte volte su questa cima, la cui sommità segna 2.812 metri di altitudine. Ci sono arrivato da ogni versante e in circostanze differenti, tuttavia quella che forse ha lasciato maggiormente il segno, nei ricordi e nelle sensazioni, è stata questa discesa al chiaro di luna dopo averne assaporato l’ora blu e le sue atmosfere da presepio vivente».

Avanti allora. Dopo avere lasciato l’auto in una piazzola lungo via de Pila, intorno ai 2.000 metri di quota, è il momento di mettersi in cammino. 

La prima parte del percorso non è per niente obbligata, ciascuno sceglie come andare avanti. Di norma, ci si tiene a sinistra della strada sterrata che conduce alle baite superiori. 

Procediamo fiancheggiati dal sole sull’ampia dorsale con le case e gli altri edifici di Trepalle, compresa la chiesetta della Madonna del Soccorso, che diventano sempre più piccoli alle nostre spalle.


Risaliti i prati, ci immergiamo in un bosco rado disseminato di minuscoli pini mughi e di larici coperti dalle prime abbondanti nevicate invernali. Andiamo avanti sempre senza una linea obbligata, che piano piano lascia di nuovo spazio a un uniforme manto bianco. 

Eccoci vicino al primo dosso, siamo ai 2.459 metri di quota de Le Piazze e lo sguardo si apre verso la dorsale, fino alla parte finale, appunto la più rocciosa. Arriviamo in prossimità di un cartello che ci indica che siamo nel Parco nazionale dello Stelvio e qui termina il percorso facile, quello adatto anche ai principianti. 

Siamo già sotto al dente finale, che rimontiamo con gli sci ai piedi fino alle rocce sommitali. Attenzione, però: a seconda dell’innevamento, delle condizioni e delle capacità, oltre che della confidenza tecnica, è possibile decidere di rimontarlo come stiamo facendo noi calzando gli sci, o direttamente a piedi dalla base. Seguiamo la linea più facile tra neve e rocce sulla breve, ma abbastanza ripida, parte finale dal versante ovest. A volte si preferisce aggirare la vetta e risalirla dalla cresta meridionale sempre per roccette elementari. 

Il tramonto arriva, dalla cima ci godiamo il panorama della Valdidentro, sullo sfondo la testata dell’Ortles-Cevedale. Anche i laghi di Cancano si intravedono verso nord. Ma a colpirci è la cima Piazzi, la più elevata del gruppo delle Alpi Retiche. Senza attardarci troppo, ci godiamo la discesa sugli sci che affondano nella neve. Attimi indimenticabili, nell’ora più bella: l’ora blu.