Sulla Via Valeriana, balcone sul lago d'Iseo
Il percorso
Lungo l'antica strada, che affonda le radici nel Medioevo e prima ancora nell’epoca dei Romani; per una bella escursione di primavera.
Sulla Via Valeriana, tra lago d’Iseo e valle Camonica, transitavano le merci che da Brescia, l’antica Brixia, erano dirette nell’area camuna e quindi in Valtellina. Oggi su questo percorso a mezza costa affacciato sul Sebino transitano solo escursionisti, mentre il traffico delle auto e dei mezzi pesanti scorre sulla provinciale.
Ripercorrerne il tratto più panoramico è una delle proposte primaverili della nostra app Orobie Active. La partenza è da Pilzone d’Iseo, delizioso paese sul lago posto tra il Montecolo e il salto roccioso sopra il quale si scorge la sommità del campanile di San Fermo, per l’esattezza da piazza Basilio Cittadini nelle vicinanze della chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Pietro e Paolo.
Salendo, sulla sinistra, s’imbocca via Volontari del Sangue dove, tra le ultime abitazioni, si aprono già bei panorami sul Montecolo e sul basso Sebino. Continuando a seguire le indicazioni si giunge presto alla chiesa di San Fermo, protettore dei contadini, che merita una piccola deviazione perché si possono godere da lì meravigliosi panorami su Monte Isola e sulla Corna Trentapassi.
Oltrepassata la valle di Vaiorzo, con i suoi numerosi fusti d’ulivo si arriva al borgo di Tassano attraverso una piccola strada che anticipa da sinistra l’abitato e che conduce alla chiesa dei Santi Faustino e Giovita. Il primo tratto della Via Valeriana finisce qui; affrontiamo anche il secondo che ci porterà invece a Dosso dove ci si addentra tra vigne ed estesi uliveti.
Si arriva quindi nell’antico borgo di Maspiano, tra strette viuzze acciottolate e vecchi portoni consumati dal sole. Si prosegue ancora tra piccoli filari di vite, alberi di noce e prati da sfalcio, fino a Gandizzano, dove si trova la chiesa di Santa Maria, risalente al Quattrocento. Si attraversano poi altri piccoli borghi come quello di Gavone, Marasino, passando nel centro storico ed accanto alla Pieve di Sant’Antonio per poi ritrovarsi ancora tra gli ulivi, con vista sulla chiesa parrocchiale di Sale Marasino.
Qui finisce il secondo tratto ed inizia il terzo tra muri a secco che sostengono vecchi terrazzamenti e uliveti. Decidiamo di abbandonare la Via Valeriana per scendere nell’abitato di Marone e proseguire fino a Pisogne, nostro arrivo, percorrendo la bella ciclabile e passando dalla meravigliosa frazione di Vello.
Raggiunta Pisogne il ritorno lo si può affrontare in treno se la nostra auto è al punto di partenza. Complessivamente abbiamo percorso 22 chilometri con un dislivello positivo di circa mille metri.
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