"No pain no gain" è il motto che sta accompagnando il grande alpinista valtellinese nel tentativo del suo undicesimo Ottomila, il Kanchenjunga. In questi giorni il trasferimento da Katmandu e il volo per Bhadrapur per iniziare il trekking verso il campo base di quella che, con i suoi  8.586 metri, è la terza montagna più elevata della Terra. Situata al confine fra il Nepal e lo Stato indiano del Sikkim, è la cima più alta dell'India, il più orientale degli Ottomila dell'Himalaya.

"L'immensità del Kangchenjunga è quella di una grande fortezza, robusta, indistruttibile che racchiude il mio undicesimo sogno", ha detto l'alpinista di Valfurva prima di partire. Si tratta di un ritorno per Confortola, dopo che nel 2014 era stato costretto a rinunciare a 200 metri dalla vetta a causa di un problema ai piedi.

Materiali e attrezzature sono stati ricontrollati minuziosamente. Tutto è pronto per il trekking verso il campo base del Kanchenjunga. Il saluto di Marco Confortola dal Nepal:

Un'impresa preparata e voluta con grande determinazione come raccontato anche sul sito di Orobie qualche giorno fa. Clicca qui per leggere l'articolo: Marco Confortola pronto a tentare il Kanchenjunga.