Il ghiacciaio dell’Adamello è costantemente monitorato dal Servizio glaciologico lombardo. Grazie a una telecamera, alimentata da un pannello solare, il mare di ghiaccio adamellino, dal 2018, è fotografato a intervalli di 30 o 60 minuti. Un monitoraggio costante che consente la raccolta di dati importanti ai fini dell’attività scientifica e della valutazione dello stato di salute del ghiacciaio.

Il responsabile del progetto è Riccardo Scotti e spiega come le immagini consentano di mettere in ordine gli eventi meteorologici che abbiano interessato il ghiacciaio. Un archivio fotografico importante per la valutazione dello stato di fusione di neve e ghiaccio. Inoltre si dispone in questo modo di un patrimonio unico che fa rivivere, scatto dopo scatto, l’andamento meteo stagionale e i riflessi sul ghiaccio a 3.000 metri di quota.

Il monitoraggio e i dati raccolti sono di grande importanza, oltre che a fini scientifici, per sensibilizzare in tema di cambiamenti climatici. Il confronto con quanto rilevato dalla stazione meteo posizionata a 2.850 metri conferma che lo spessore del ghiaccio è diminuito di 4 metri in un’estate e sul margine frontale, negli ultimi 13 anni, addirittura di 50 metri.