"La montagna per tutti" sul Sentierone f...
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Da un lato la notizia positiva dello stanziamento di quasi 2 milioni e mezzo di euro da parte di Regione Lombardia. I gestori o proprietari dei rifugi presenti nel territorio lombardo,possono da oggi presentare domanda per ottenere un contributo a fondo perduto per sostenere interventi di riqualificazione delle strutture iscritte all'elenco regionale del 2018.
In particolare, il bando metterà a disposizione risorse per interventi connessi all'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid-19, interventi di innovazione tecnologica e riqualificazione anche ai fini della sicurezza dei fruitori e interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche".
Il contributo in conto capitale a fondo perduto è fissato, nei limiti delle risorse disponibili, nella misura massima dell'80% dei costi. Il bando prevede inoltre che l'entità del contributo massimo sia pari a 100.000 euro a fronte di un costo complessivo dell'intervento pari ad almeno 125.000 euro. Non saranno ammissibili e finanziabili interventi che prevedono un costo inferiore a 7.000 euro. I lavori dovranno essere realizzati entro il 31 ottobre 2021.
"Questo bando - ha sottolineato l'assessore agli Enti locali e Montagna Massimo Sertori - favorirà lo sviluppo e la promozione di forme di turismo eco-compatibile e valorizzerà sia la montagna lombarda sia la pratica sportiva in ambienti naturali, concorrendo alla ripresa economica e occupazionale dell'intero comparto".
Dal 18 maggio ci saranno meno restrizioni nella frequentazione della montagna, anche nelle aree, come quella lecchese, nelle quali sono in vigore ordinanze comunali che limitano l'accesso.
Ancora non si sa però quale sarà lo scenario futuro. Rifugisti, sindaci dei comuni del Parco della Grigna settentrionale, rappresentanti della Comunità montana e del Soccorso alpino si sono ritrovati nei giorni scorsi per capire come prepararsi alla ripresa.
Da tutte le realtà è stato sottolineata l'importanza di garantire anche in montagna la sicurezza attraverso prevenzione e distanziamento.
I gestori dei rifugi Bogani, Antonietta, Riva, Porta, Rosalba, Bietti, Brioschi hanno deciso di posizionare cartelli per informare riguardo ai comportamenti da adottare in montagna.
L'escursionista deve avere sempre con sé mascherina, gel disinfettante e guanti monouso. La mascherina va indossata quando si incontrano o superano altre persone,in caso di assembramenti e quando si entra in rifugio. Indispensabile, poi chiamare il rifugio prima di partire per avere informazioni su disponibilità ed eventuali affollamenti.
A lungo le capanne non potranno essere luogo di ritrovo e aggregazione, ma saranno un fondamentale punto di riferimento per la sicurezza di escursionisti e alpinisti. Questo però purtroppo - sottolineano i rifugisti - lavorando "a guadagno zero, con le stesse spese di bar e ristoranti, su cui inciderà il trasporto in elicottero".
I bivacchi e locali invernali inoltre restano aperti per le emergenze, ma non possono essere considerati come punti di sosta programmati. Non è stato possibile sanificarli e chi vi accede lo fa suo rischio e pericolo.
Da tenere presente anche la questione delle condizioni dei sentieri, per i quali non è stato possibile fare manutenzione nei mesi scorsi.
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