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La Strada del Valcalepio si prepara al dopo emergenza

26 Novembre 2020 / 19:10
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La Strada del Valcalepio si prepara al dopo emergenza

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"La Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca, come soggetto di marketing territoriale, è già concentrata sulla ripresa delle attività dopo l’emergenza sanitaria e con la prospettiva dei prossimi appuntamenti che ricadranno sul territorio, grazie al riconoscimento di Capitale della Cultura a Bergamo e Brescia nel 2023 e Bergamo città creativa Unesco per la gastronomia". Così scriveva nel settembre 2020 in un articolo su L'Eco di Bergamo, il compianto giornalista Roberto Vitali, purtroppo scomparso due mesi dopo.

L'occasione era l'assemblea dell'ente. Continuava Vitali:  "Prosegue intensa la progettualità di sviluppo della Strada, grazie ad una rete relazionale e sinergica capace di unire operatori privati e istituzioni. L’occasione è servita per tracciare un bilancio delle numerose attività portate avanti nel 2019 e allo stesso tempo è stato fornito un segnale forte sulla ripartenza del lavoro post emergenza sanitaria". E riportava gli interventi del presidente Enrico Rota, del segretario Giorgio Lazzari e del vicepresidente Davide Casati.

La Strada del Valcalepio oggi conta 180 associati. "La Strada - spiegano i vertici -  va considerata come un’occasione di sviluppo del territorio e dunque, prima di tutto, come una forte operazione di aggregazione turistico-culturale in grado di far sorgere e mantenere nel tempo una rete relazionale e sinergica tra attori appartenenti a differenti categorie economiche".

"Al centro di questa rete vanno posizionati i prodotti dell’enogastronomia e i loro produttori, affiancati da chi eroga altri servizi (ospitalità, artigianato, attività commerciali, animazione etc.), al fine di permettere agli utenti d’incontrare un’offerta ricca, completa ed integrata. In questa chiave risultano decisivi soprattutto la valorizzazione dei prodotti, dei produttori e dei luoghi di produzione elementi che, se combinati e valorizzati adeguatamente, possono rappresentare un valido fattore e forte attrattore. Gli itinerari proposti devono essere un mix di risorse paesaggistiche, siti d’arte, monumenti, palazzi, chiese e musei di cultura popolare, che insieme al buon mangiare e al buon bere permetteranno al turista di portarsi a casa un pezzetto del territorio che ha visitato. Il focus della Strada e la sua forza è dato dall’essere un ente capace sia di favorire e incrementare la nascita di alleanze intersettoriali sul territorio, sia di porsi come ponte e aggregatore tra il comparto agroalimentare e il sistema turistico: un network capace di rappresentare a più livelli, gli operatori di settori diversi".


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