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di Andrea Santangelo

  • Andrea Santangelo

    Comincio con il presentarmi, o meglio, comincio scrivendo quello che non sono: non sono un fotografo, non sono laureato in scienze naturali e non voglio parlare di tecniche fotografiche; sono semplicemente un ragazzo con una grande passione, anzi, con diverse grandi passioni: quella per gli animali, per le camminate nella natura e per la fotografia. Queste passioni sono tutte racchiuse in una disciplina alla quale mi sono avvicinato durante il periodo di pandemia: la fotografia naturalistica. Durante il lockdown, infatti, decisi che era finalmente giunto il momento di fare il grande passo e acquistai il tanto desiderato obiettivo da 600mm. Presi, inoltre, un libro sulle tracce e abitudini degli animali da studiare, così che, una volta passato questo periodo, sarei potuto scendere in campo ed attuare quello che avevo imparato. Premetto che già ero in possesso di una reflex e di un obiettivo da 300mm, la mia prima vera macchina fotografica e che già avevo sperimentato, senza mai però riuscire ad ottenere le fotografie che immaginavo nella mia testa, gli animali erano troppo lontani da me (mi piace la fotografia di movimento, non riesco a stare ore seduto ad aspettare). Ammetto che con il passaggio dai 300mm ai 600mm tutto è cambiato, ok la qualità non sarà eccelsa, ma le emozioni che provo ad ogni scatto riuscito ripagano tutto quanto. Grazie alla fotografia riesco a raccontare le mie avventure e mostrare il bosco con i miei occhi.

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Uno strano cinghiale

Ero andato a fare una breve camminata con i miei genitori ed il mio cane e, convinto di non trovare nulla, non mi ero portato dietro la macchina fotografica. Non volendo fare troppa fatica, abbiamo raggiunto la destinazione in auto ...

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Piccole presenze nel bosco

Molto spesso, camminando in un bosco, ci si aspetta di incontrare cervi, volpi, caprioli, cinghiali, o comunque solo animali di certe dimensioni, dimenticandosi di tutto quello che si nasconde nel sottobosco, il vero fulcro della vita di una foresta. È ...

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La famiglia di volpi

Era da diverse sere che, passando da un sentierino attraverso un prato fiorito di primule, crochi, narcisi e margherite, più volte, all’improvviso, una volpe sbucava dall’erba alta e sgattaiolava sotto una piccola recinzione di legno scomparendo poi tra i cespugli. ...

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Il migratore dagli occhi gialli

Avete presente quando incontri qualcuno che non conosci e che consideri estraneo? Questa è stata la mia sensazione la prima volta che ho incontrato quello che sarebbe poi diventato il mio rapace preferito: il falco pecchiaiolo. Nemmeno sapevo dell’esistenza di ...

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Il prato dei caprioli

Se dovessi scrivere una storia per ogni volta che nelle mie camminate ho incontrato un capriolo non credo che un libro intero basterebbe; inizialmente erano incontri sfuggenti, veloci, capitati per caso e le uniche foto, sfocate, li rappresentavano di spalle, ...

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Il ghiro e le ciliegie

Quando cala la notte, nel bosco, ogni senso si fa più attento ed ogni minimo rumore fa presagire al peggio. Ricordo ancora una sera quando, di rientro con un amico da una giornata fotografica non andata troppo bene, accanto a ...

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